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Torna l’elettricità negli impianti sportivi di Cabras, ma Comune e Fondazione Mont ‘e Prama litigano

di Paolo Camedda

	Lo stadio comunale di Cabras con l'irrigazione di nujovo attiva
Lo stadio comunale di Cabras con l'irrigazione di nujovo attiva

Il problema era generato da un cavo tranciato durante i lavori al museo Marongiu. Il sindaco Andrea Abis: «C’è voluto troppo tempo, mi aspettavo più collaborazione». L’Atletico San Marco giocherà in casa e pensa a chiedere i danni

04 maggio 2024
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Cabras Dopo un giallo durato due settimane, lo stadio comunale di Via Tharros e gli impianti sportivi vicini, cioè il palazzetto dello sport e i campi da tennis, dispongono nuovamente dell’energia elettrica. Il problema è quindi risolto, ma c’è una coda polemica tra il Comune e la Fondazione Mont’e Prama che rende piccante la vicenda. La ditta che esegue i lavori al Museo Marongiu, giovedì scorso, ha infatti riparato il guasto che perdurava da diversi giorni, e la squadra di calcio locale, l’Atletico San Marco, dopo esser stata costretta a disputare nel piccolo impianto in terra battuta di Solanas la precedente sfida interna di campionato contro l’Atletico Bono, domani potrà nuovamente giocare sul proprio terreno in erba naturale l’ultima gara casalinga della stagione contro la Paulese.

Il prato, su cui per diverso tempo non si sono potuti eseguire i necessari trattamenti proprio per l’assenza della corrente elettrica, è stato prontamente irrigato. «Ci sono voluti purtroppo quindici giorni di disagi e disservizio per ripristinare la linea elettrica interrotta agli impianti sportivi – ha commentato il sindaco, Andrea Abis –. Giovedì mattina il guasto è stato individuato a pochi metri dalla cabina di trasformazione Enel, di fronte al museo, ed è dipeso dallo schiacciamento del cavidotto e tranciatura del cavo neutro della linea trifase verificatisi nel corso dei lavori nell’area parco seguiti dalla Fondazione. È esattamente quello che aveva previsto il consulente tecnico incaricato dal Comune di Cabras e tutto corrispondente a quanto il Comune, a più riprese, aveva richiesto di ripristinare con formali note alla Fondazione».

Il primo cittadino ha poi aggiunto: «Già martedì siamo corsi ai ripari, recuperando e posizionando un gruppo elettrogeno per garantire l’irrigazione dell’erba naturale del campo da calcio, che rischiava di seccarsi». Il sindaco infine non nasconde comunque il suo dispiacere per i tempi lunghi dell'intervento: «Rimane il disappunto per aver atteso troppo tempo per ricevere una riposta positiva ai diversi solleciti di intervento trasmessi all’attenzione della Fondazione Mont ’e Prama – ha sottolineato –. Sono infatti bastate poche ore di collaborazione e il guasto è stato trovato e riparato, soprattutto grazie alla determinazione dell’assessore Enrico Giordano, dell’ufficio comunale e alla competenza del perito tecnico incaricato dall’amministrazione. Per il futuro, anche sulla base di questa esperienza, sono certo che il livello di coordinamento e collaborazione nella realizzazione di lavori di opere pubbliche curati dalla Fondazione migliorerà».

Infine il primo cittadino manda un messaggio a chi ha subito le conseguenze del guasto: «Sono dispiaciuto per i disservizi creati alle società sportive e a tutti gli utenti degli impianti sportivi e, anzi, voglio ringraziarli per la pazienza mostrata e perché hanno compreso che nel corso dei lavori pubblici queste situazioni possono purtroppo verificarsi».

La Fondazione, dal canto suo, attraverso il responsabile dell’area tecnica, l’ingegnere Alessandro Girei, ribadisce che le responsabilità dell’accaduto non possono essere imputate a essa: «Il guasto è stato riparato dall’impresa che si è aggiudicata l’appalto della Fondazione – ha commentato –, ma come abbiamo sempre detto, stante la vetustà di questa linea, che era in posizione differente rispetto a quanto indicato dalla tavola del Comune, con pozzetti inesistenti, stabilirne le cause oggi è molto complicato. La cosa importante è che il problema sia stato risolto e che gli impianti sportivi abbiano nuovamente l’energia elettrica. Il caso dunque è chiuso, sono situazioni che purtroppo si possono verificare in lavori su aree vaste quando si va a intervenire su impianti datati».

Anche i rami degli alberi caduti all'interno dell’impianto sono stati recuperati, ora bisognerà soltanto sostituire la rete di contenimento dei palloni, andata in larga parte distrutta proprio dalla caduta dei rami. A proposito di danni, sebbene la pace sia stata sancita con qualche difficoltà, sembra proprio che sia il Comune che l’Atletico San Marco presenteranno il conto alla Fondazione per tutte le spese extra che questo disguido ha comportato. Non è solo un annuncio, è un’intenzione cui seguiranno azioni concrete.

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