La Nuova Sardegna

Teatro

Lapola, uno sguardo comico sulla Sardegna

di Mario Frongia
Lapola, uno sguardo comico sulla Sardegna

 «L’isola cambia, non sempre in meglio»

03 maggio 2024
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Lo stop all’eolico isolano da Far West? Le distese di pannelli fotovoltaici tra Campidano e Baronie? Nel nuovo spettacolo dei Lapola si riderà anche di questo. «Abbiamo un personaggio che dirà la sua. Meglio ascoltarlo con attenzione!». Massimiliano Medda, leader e frontman della compagnia teatrale cagliaritana, nata a pane e mortadella nel cuore della Marina, sorride. E rilancia. «Siamo carichi, ripartiamo con entusiasmo il 12 maggio da Tratalias e andiamo a Cabras e Cardedu, il 26 e il 29 giugno. Sappiamo di incontrare un pubblico variegato, residenti e turisti. Nelle piazze le nostre performance hanno sempre una marcia in più. A proposito, siamo senza agenzia, cercateci sui social». Arte teatrale rapida, schioppettante, senza troppi giri di parole. Attualità, dunque. Con toni puntuali e dissacranti di una comicità che va dritta al punto. I volti, le smorfie e le voci di Massimiliano e Stefano Lorrai, Marco Camboni. Francesco Ghiani e Francesca Murgia. Le solite maschere, da Arreiga all’onorevole Splendido fino al Principe azzurro, cult negli anni Novanta.

«Ricompaiono anche Don Dino e il chierichetto. Ci sarà Santinu Strintu, il guardone del quartiere, pettegolo, sempre ben disposto a farsi e a raccontare i fatti degli altri. Il calcio? Altro che! Ne parleremo e speriamo di dover festeggiare la permanenza in A del Cagliari». La compagnia nel Tour 2024, sarà accompagnata dai Tamurita. La band con Sergio Piras (voce, chitarra acustica), Luca Casu (chitarra elettrica), Gianmarco Diana (basso), Sergio Lasi (batteria) e Rossella Camellini (violino) è stata perfetto accompagnamento anche al Lapola Circus, gag e brani ben incastonati che hanno riscosso un ottimo successo anche su Tele Sardegna. «Sì, le risposte a teatro e dalla tv sono state positive. Per il tour abbiamo combinato personaggi nuovi e vecchi e strutturato musica e cabaret. La curiosità? Tante. Anche con riferimenti a colonne sonore di film legati alla trama dello spettacolo». Max Medda è fiducioso. Artista poliedrico, maschera di una cagliaritanità verace e sincera, riannoda i fili. «Fra due anni compiamo 40 anni di attività. Se ripenso al primo spettacolo, nella primavera del 1986 al teatro di Sant’Eulalia, nel cuore di Cagliari a due passi dal porto, credo che possiamo essere soddisfatti. Si chiamava Marina show. Era un varietà ambientato tra via Roma e via Barcellona, andavamo avanti con numerose variazioni sul tema, e tante improvvisazioni a braccio. La gente rideva, noi pure». 38 anni in scena. A testa alta. Il tour - organizzazione di Alessandro Murtas - avrà in testa e coda anche le hit di un dj, abbinate ai luoghi e al momento. Con uno sguardo attento alla quotidianità, a una Cagliari e a una Sardegna che cambia, non sempre in meglio».
 

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