La Nuova Sardegna

Alghero

Nel frigo c’erano sette aragoste, denunciato

Blitz del Corpo forestale che ha intercettato un giovane che rientrava da una “gita” in barca

12 settembre 2014
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ALGHERO. Dal 1° di settembre la pesca dell'aragosta è vietata, diventa operativo il fermo biologico, e per il gustoso crostaceo dovrebbe cominciare un momento di tranquillità e l'inizio della fase di ripopolamento. Ma la domanda verso la regina della tavola di Ferragosto è sempre forte e così l'offerta si attrezza. Il personale della base navale del Corpo forestale di stanza a Porto Conte, ha infatti fermato un giovane che appena rientrato a terra con la sua barca da diporto stava scaricando una borsa frigo. Sembrava un normale rientro da una gita in barca, il giovane era accompagnato dalla fidanzatina, quindi una situazione da assoluto insospettabile. Ma quando i Forestali hanno aperto la borsa frigo si sono resi conto che il giovane era un “corriere” di aragoste. Nella borsa infatti c'erano sette esemplari alcuni dei quali anche sottomisura, di dimensioni troppo piccole, e la cui pesca è vietata. La gita in barca quindi era meno romantica di quanto potesse sembrare in un primo momento. Altro non era che un escamotage per raggiungere al largo qualche pescatore di aragoste che tiene ancora a mare le reti e le nasse. Incontro finalizzato a ritirare il pescato per poi destinarlo al mercato sommerso della ristorazione.

I nuovi arrivi negli acquari, o nei freezer, andavano infatti a ingrossare le quote residue di aragoste per le quali la norme consente lo smaltimento e la commercializzazione fino al 30 di settembre. Secondo il personale della Forestale questa procedura che si presenta così candida e appunto insospettabile, è abbastanza frequente per aggirare il fermo biologico. Ma le divise verdi della base navale svolgono altri compiti e tra questi quello di far rispettare la normativa vigente anche con un occhio rivolto all'ambiente e al mantenimento delle popolazione ittica. A questo proposito va segnalato che il giovane “corriere” oltre a essere stato denunciato per pesca sotto misura e quindi per un reato di natura penale, per il quale si rischia fino a un anno di carcere, è stato raggiunto anche da una sanzione amministrativa piuttosto severa: 4 mila euro. Con questo sistema “ fai da tè” per aggirare il fermo biologico, il prezzo dell'aragosta sembra diventato decisamente più salato. (g.o.)

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