La Nuova Sardegna

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Via libera alla rete del gas e alla banda ultra larga

di Pinuccio Saba
Via libera alla rete del gas e alla banda ultra larga

Il consiglio comunale ha approvato la delibera che sblocca le procedure per l’apertura dei cantieri

14 novembre 2014
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ALGHERO. Ormai anche l’ultimo ostacolo alla realizzazione della rete del gas cittadino e alla contemporanea posa del cavidotto per la banda ultra larga dovrebbe esser stato superato. Il consiglio comunale ha infatti approvato con 19 voti favorevoli e due astenuti la delibera con la quale viene assegnato, in regime di concessione, il suolo pubblico necessario alla realizzazione delle due infrastrutture.

Un passaggio importante perché sblocca definitivamente le procedure burocratiche che porteranno all’apertura dei cantieri. Un progetto di estrema attualità, quella della rete per la distribuzione del gas di città, alla luce delle intenzioni di alcune multinazionali che si son dette pronte a realizzare un impianto di rigassificazione, così da portare anche in Sardegna il metano. Contemporaneamente, in seguito alle sollecitazione della Regione Sardegna (che finanzia la metà del progetto del gas) verrà realizzata la posa della fibra ottica per la banda ultra larga, che consentirà una velocità di navigazione in Rete come negli altri paesi occidentali, accelerando i tempi di lavorazione per la trasmissione dati. Una “collaborazione” che consentirà non solo un risparmio economico, ma eviterà anche il fenomeno tipicamente italiano del doppio escavo e del doppio lavoro di ripristino delle strade.

Si tratta di un progetto che aveva visto la luce una decina di anni fa, quando la Regione aveva dato il via al piano per la metanizzazione dell’isola, ipotizzando la realizzazione delle reti urbane per la distribuzione del gas. E aveva diviso l’isola in Bacini di Utenza. Alghero e Olmedo avevano aderito al Bacino 6, ma solo nel 2008 Alghero era diventato capofila del progetto. Che prevedeva la partecipazione economica dei privati alla realizzazione dell’infrastruttura. E, come è accaduto in diverse parti della Sardegna, anche il Bacino 6 aveva riconosciuto la validità del Project Financing presentato dalla “Cpl Concordia”, azienda emiliana specializzata e pronta a investire nove milioni per la realizzazione di un progetto il cui costo complessivi è di oltre 17 milioni di euro.

Ovviamente la Cpl Concordia, che guida un consorzio di imprese, avrà in gestione per una quindicina di anni (attraverso la controllata Fontenergia 6) l’intero sistema per la distribuzione del gas. Che in un primo momento non sarà gas naturale (metano) ma “gpl” o aria propanata. Per i cittadini un grosso vantaggio economco, che sarà ancora più consistente quando anche in Sardegna arriverà il tanto agognato gas metano.

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