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Alghero, il sindaco Mario Bruno annuncia le dimissioni

di Gianni Olandi
Alghero, il sindaco Mario Bruno annuncia le dimissioni

Niente maggioranza, salta il consiglio comunale quando in aula si doveva discutere il bilancio. E il primo cittadino sbatte la porta

11 luglio 2015
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ALGHERO. Nonostante all'ordine del giorno ci fosse il bilancio, la riunione del consiglio comunale convocata per ieri pomeriggio, è andata deserta. Mancavano 4 consiglieri della maggioranza, le opposizioni hanno abbandonato l'aula e il presidente dell'assemblea civica Matteo Tedde ha sciolto la seduta. Seppure in assenza di una nota ufficiale, dalla tarda serata di ieri circola negli ambienti politici che Mario Bruno si sia dimesso. Una reazione di fronte all'ennesimo episodio che vede la sua maggioranza non in grado di garantire il numero legale.

Se le dimissioni verranno confermate in via ufficiale, un atto del genere infatti non può essere soltanto frutto di una indiscrezione, è facile ipotizzare che il sindaco ha voluto dare alla sua maggioranza un segnale forte, lasciando intendere che non intende restare alla guida della coalizione a dispetto dei santi soprattutto in occasione di appuntamentI estremamente importanti come quello del bilancio. Alla riunione di venerdì, tra l'altro, erano presenti anche i revisori dei conti trattandosi di questioni di natura contabile che costituiscono la colonna portante per una amministrazione comunale. Il bilancio arriva in consiglio in pesante ritardo rispetto ai tempi di legge, l'amministrazione sta infatti operando per dodicesimi, e la seduta di ieri aveva quindi un particolare significato.

È possibile che le assenze siano del tutto occasionali, impegni di famiglia, lavoro o altro, e quindi in questo momento non sembra ancora presentarsi un problema di ordine politico. È però anche vero che da oltre un mese la giunta di Mario Bruno è priva dell'assessore alle Finanze, Lelle Salvatore, dimessosi per problemi di ordine personale e professionali. Salvatore, esponente dell'Udc, non è stato sostituito dal suo partito e rappresenta perlomeno una curiosità che per l'approvazione del bilancio non ci sia l'assessore alle Finanze.

Se le dimissioni saranno ufficializzate non attraverso confidenze di staff, Mario Bruno avrà 20 giorni per ritirarle o confermarle. In quest'ultimo caso la Regione nominerà un commissario che dovrà portare la città a nuove elezioni. Non è da escludere infine che Bruno, cogliendo l'occasione delle defezioni in consiglio di parte della sua coalizione, voglia rimescolare le carte della maggioranza. Aprirà al Partito democratico?

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