La Nuova Sardegna

Alghero

Va in archivio l’estate dei record e della rinascita

di Gian Mario Sias
Va in archivio l’estate dei record e della rinascita

Il Consorzio “Riviera del Corallo”: posti letto occupati al 76% Visconti: fuori dalla crisi peggiore ma resta tanto da fare

20 ottobre 2015
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ALGHERO. Oltre il 76 per cento di posti letto occupati, 85mila stranieri arrivati e un totale di 294mila presenze internazionali. Il Consorzio turistico “Riviera del corallo” dà i numeri della rinascita. Alghero riappare sulle cartine dei vacanzieri e gli operatori sperano che sia la stagione della svolta, affidando al Comune e a tutti gli attori politici, economici, sociali e culturali della città il compito di «combattere tutti quei fenomeni che hanno prodotto un abbassamento della qualità del prodotto che Alghero offre». L’analisi arriva al termine della stagione 2015, virtualmente conclusa all’inizio di ottobre con la chiusura di gran parte delle attività ricettive algheresi.

Per tirare le somme e fare qualsiasi valutazione, Consorzio turistico “Riviera del corallo” e Centro studi della Federalberghi- Confcommercio provinciale partono dai numeri elaborati e riportati in un report dedicato al periodo dell’anno compreso tra maggio e settembre. E sono proprio i dati a confermare quello di cui chiunque si era reso conto a occhio nudo: per Alghero è stata una stagione da record. Sono state prese in esame 19 strutture ricettive tra la città e l’area extraurbana, per un totale potenziale di oltre 15mila posti letto.

Dalla rilevazione emergono quasi 19mila arrivi di turisti italiani e più di 85mila stranieri. Le presenze da oltre Tirreno sono state superiori a 58mila, mentre gli ospiti internazionali del sistema ricettivo della Riviera del corallo sono stati poco meno di 294mila.

In pratica, nel periodo preso in esame sono stati sempre occupati tre letti su quattro. «Il coefficiente è del 76,10 per cento, un tasso davvero ragguardevole, indice della salute del comparto turistico ricettivo», è il commento di Stefano Visconti, operatore e presidente del consorzio turistico cui fanno capo le strutture ricettive algheresi prese in esame.

«Quella turistica è una economia strategica per la città, in grado di trascinare con sé altre economie collaterali, e di far ricadere sulla collettività le benefiche ricadute generate dal mercato dell’ospitalità», dice Visconti.

«Certo, si esce dalla peggiore crisi economica di sempre, e tanto si dovrà lavorare per tornare ai valori pre-crisi – prosegue Visconti – tuttavia quest’anno si registra una buona crescita di arrivi e presenze, che consolidano gli incrementi già registrati nel 2014». I numeri hanno un effetto solo parziale sui conti degli alberghi. «C’è un livellamento verso il basso delle tariffe medie per camera, con quote più basse del 25% rispetto al 2008 – osserva il presidente – ciononostante il comparto cresce più che in altre località sarde». Ora occorre proseguire. «La presenza di attività sommerse o abusive abbassa la qualità del prodotto, ma non solo – conclude Visconti – se tutti pagassero l’imposta di soggiorno, sarebbero maggiori le risorse dell’amministrazione da reimpiegare nel turismo».

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