La Nuova Sardegna

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Il Pd di Alghero contrario all’istituzione di un nuovo Comune

di Gianni Olandi
La piazza di Santa Maria La Palma
La piazza di Santa Maria La Palma

Secco no al progetto che mira ad istituire il Comune di Porto Conte, idea che ha ora avuto il via libera tecnico burocratico e che dovrebbe concretizzarsi con un referendum tra i residenti

15 novembre 2015
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ALGHERO. «Il Partito Democratico e il suo gruppo consiliare hanno sempre espresso la più irremovibile contrarietà al progetto che mira ad istituire il Comune di Porto Conte». Il Pd algherese interviene sulla questione che ha tenuto desta l’attenzione degli osservatori politici per il percorso seguito in sede regionale dalla richiesta di autodeterminazione della vasta area della borgata fino alla nascita del Comune di Porto Conte. Procedura che ha ora avuto il via libera sotto l'aspetto tecnico burocratico e che dovrebbe concretizzarsi con un referendum tra i cittadini residenti.

«Sia chiaro – aggiunge il Partito Democratico – che la nostra posizione non si pone l’obiettivo di denigrare e liquidare con aria di superiorità le pretese di autonomia degli abitanti (o di chi li rappresenta) delle zone di Guardia Grande, Santa Maria La Palma, Maristella, Sa Segada e Arenosu. Noi vogliamo porre l’accento sui rischi di un delirio burocratico che non aiuterebbe Porto Conte e le altre borgate a risolvere le sue purtroppo annose e ovviamente legittime preoccupazioni, ma che sa piuttosto di un’operazione alla “muoia Sansone con tutti i filistei”. Un progetto del genere, infatti, priverebbe Alghero che già non naviga in buone acque, di asset strategici per una città turistica come l’Aeroporto, le Grotte di Nettuno e il patrimonio naturalistico limitrofo».

Ma da via Mazzini e dal gruppo consiliare giunge una considerazione di merito sulle questioni dell'agro oggetto della rivendicazione. «Nel nostro programma le borgate hanno sempre avuto un ruolo centrale, agli atti risultano le nostre mozioni a tema, i regolamenti di borgata, le segnalazioni continue, persino una nostra disponibilità a usare i proventi della tasse di soggiorno anche per sostenere l’agro. Crediamo che mai come in questo consiglio comunale si sia parlato e discusso di agro rispetto ad altre legislature ».

Il Partito Democratico aggiunge ricordando «la battaglia del partito per valorizzare e rilanciare Mamuntanas e Surigheddu, le azioni sul peso eccessivo rispetto alla altre città del territorio delle aliquote Imu sui terreni agricoli, questioni comuni anche all’agro della Nurra algherese».

Gruppo consiliare e segreteria concludono ribadendo la totale disponibilità ad affrontare in termini operativi le questioni della zona della riforma agraria, rifiutando improbabili operazioni di tipo burocratico che non affrontano e risolvono alla radice le vere problematiche di un territorio che è parte integrante del futuro sviluppo socio economico di Alghero.

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