La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, raccolte 5mila firme per salvare l’aeroporto

di Gian Mario Sias
Alghero, raccolte 5mila firme per salvare l’aeroporto

Mobilitazione dell’intero centrodestra per far pressione sulla Regione. Per il segretario Andrea Delogu «le risorse per i low cost vanno sbloccate subito»

16 luglio 2016
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ALGHERO. «Abbiamo raccolto 5mila firme in pochi giorni, per far sentire chiara e forte la voce dei cittadini, Alghero non vuole che si condanni a morte l’aeroporto e che si rinunci alle ricadute economiche del sistema dei low cost, abbandonando il territorio a se stesso». È il grido di battaglia di Forza Italia, che intende battere il ferro finché è caldo, ma nella Riviera del corallo è un coro pressoché unanime. Dopo il blitz bipartisan di Cagliari, in occasione della discussione sulla mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, prosegue nei negozi e negli esercizi pubblici che hanno aderito, la raccolta delle firme «contro questa politica scellerata della Regione, che sta facendo morire l’aeroporto di Alghero e l’economia dell’intero Nord Ovest Sardegna», come spiega il segretario cittadino Andrea Delogu.

«Continuiamo questa battaglia proseguiremo con la raccolta delle firme in tutto il territorio – spiega Delogu – perché siamo stanchi degli annunci, buoni solo a calmare gli animi». Secondo i promotori della petizione, «le risorse per i voli low cost vanno sbloccate immediatamente, non si può perdere un ulteriore minuto, occorre attivare il nuovo sistema di finanziamenti, occorrono idee e coraggio, non immobilismo». L’invito è a proseguire compatti.

«Affrontiamo questa battaglia ancora tutti insieme, coinvolgiamo ancora di più i cittadini – è la proposta – sbattiamo sul tavolo della Regione una caterva di firme, dobbiamo salvare Alghero». Un appello all’unità arriva anche dagli esponenti dell’opposizione Maria Grazia Salaris, Monica Pulina, Emiliano Piras, Alessandro Nasone e Mario Conoci. «Diamo seguito all’impegno profuso da novembre contro lo scippo dei voli low cost, senza guardare alle appartenenze ma col solo obiettivo di difendere la nostra città e il territorio da una ingiustizia colossale», dicono. A Cagliari, raccontano, «abbiamo toccato con mano il distacco profondo fra il “palazzo” e la realtà, purtroppo alcuni consiglieri di questo territorio hanno preferito allinearsi alla propria maggioranza senza spendere una parola in difesa del territorio».

I cinque sono delusi anche dal comportamento del fronte di amministratori locali che ha inneggiato alla lotta e poi si è ritirato. «La grande riunione di molti consigli comunali sardi a Cagliari, annunciata solo qualche giorno fa nell'incontro a Lo Quarter, è svanita e ieri il consiglio comunale di Alghero si è riunito da solo, con i lavoratori della Sogeaal e alcuni concittadini», è la riflessione. «Chiediamo al sindaco di non disperdere quella iniziativa e di lavorare davvero perché si realizzi quella grande unione che è mancata e che invece può contribuire a scuotere il sonnolento e distaccato palazzo del potere regionale».

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