La Nuova Sardegna

ALGHERO. «Il Comune ha nominato un nuovo comandante della compagnia barracellare e ha avviato il reclutamento di venti nuovi volontari in tutta risposta alla dura presa di posizione di quattordici barracelli, che hanno perfino denunciato il sindaco Mario Bruno per presunte inadempienze amministrative verso la compagnia». È l’accusa tutt’altro che velata lanciata dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale da Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris del Nuovo Centrodestra anche a nome del Psd’Az e del Patto civico, i cui esponenti di spicco a livello cittadino sono l’ex sindaco Stefano Lubrano e l’ex vicesindaco Mario Conoci. Secondo gli autori della denuncia politica, Mario Bruno «non sa tenere una relazione normale con chi lavora per l’amministrazione comunale», e chiedono «che questa vicenda venga chiarita in aula». Gli esponenti dell’opposizione chiedono in particolare che «il sindaco spieghi il vero motivo che ha indotto la giunta ad annullare in autotutela la delibera della giunta Lubrano, che semplicemente prendeva atto del numero di barracelli che a quella data prestavano regolare servizio». Da quanto risulta a Ncd, Psd’Az e Patto civico, «in seguito a quella presa d’atto vennero espulse, come da regolamento, le persone che per tanto tempo non si sono presentate a servizio». Quel che non si sa, è il dubbio che insinuano i tre partiti, «è se fra questi ci fosse anche il comandante dei barracelli nominato di recente dalla giunta Bruno». Non solo. «Il sindaco chiarisca in aula se il nuovo comandante fosse effettivamente candidato come consigliere comunale nella lista “Per Alghero con Mario Bruno” alle elezioni del 2014». «Tutta questa vicenda – concludono i consiglieri – non può essere liquidata senza fornire alla città una spiegazione chiara e puntuale».

Non meno perentoria la replica del sindaco Mario Bruno. «Non c’è stato alcun atto di ostilità verso alcuno e non c’è stata nessuna revoca di incarichi – dice –, abbiamo solo osservato la legge e i regolamenti». Per rispetto dei quali, chiarisce Bruno, «si è reso necessario l’annullamento in autotutela della delibera di giunta comunale che, in palese difformità dalla normativa vigente, di fatto escludeva alcuni componenti della stessa compagnia con un procedimento giudicato non in linea con le modalità da esercitare nell’ambito della legge regionale di riferimento, dei regolamenti e dei principi generali del diritto».

Anche la nomina del nuovo comandante «è stata disposta dalla dirigenza comunale in base alle indicazioni della Regione – prosegue il sindaco – che in risposta a quesito verbale e scritto dell’amministrazione comunale ha invitato semplicemente a tenere conto dell’anzianità di servizio legata alla gerarchia per gradi». Alla faccia di «alcuni che tentano in modo becero di mettere quella nomina sotto una luce fosca», contrattacca Bruno. «Ho già dato mandato ai legali – conclude – affinché sia tutelata l’onorabilità dell’ente e quella mia personale».