La Nuova Sardegna

Alghero

Puc, frasi al vetriolo tra il sindaco e Forza Italia

di Gian Mario Sias
Puc, frasi al vetriolo tra il sindaco e Forza Italia

Bruno: «Non abbiamo il Piano per colpa dei vostri inciuci» Camerada: «Bisogna fare i nomi, altrimenti solo falsità»

11 marzo 2017
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ALGHERO. Tra Mario Bruno e Forza Italia ora è guerra senza quartiere. Da facebook ai comunicati, dalle conferenze stampa ai documenti politici, sino ad arrivare all'aula. Dove il battibecco e le frecciatine, le provocazioni e le accuse si sono trasformati in un vero e proprio scontro frontale. A dare fuoco alle polveri nel catino rovente di via Columbano, quando già il clima era surriscaldato per via della discussione sul Piano di valorizzazione della bonifica, è stato il sindaco di Alghero. Rispondendo a Nunzio Camerada, consigliere comunale di Forza Italia nonché addetto ai lavori, che sollevava dubbi tecnici sulla praticabilità del percorso tracciato dalla giunta con la benedizione della Regione e il via libera della maggioranza consiliare, Bruno non ha usato mezze misure. «Se oggi Alghero non ha un Puc è per colpa di chi ha governato per dieci anni senza regole, avvantaggiando qualche imprenditore, ben identificato, rispetto ad altri». Una dichiarazione di guerra, un riferimento neanche troppo implicito all'amministrazione guidata da Marco Tedde, che ha fatto sobbalzare sugli scranni i consiglieri di opposizione. A iniziare proprio da quelli di Forza Italia, la cui replica, dopo una lunga riflessione, è altrettanto perentoria. «Giù la maschera, Bruno parli chiaro, faccia i nomi, si rivolga alle autorità preposte, non usi l'aula del consiglio per sfogare le sue frustrazioni per il disastro completo del suo operato», sentenzia Nunzio Camerada, che abbandona il suo abituale aplomb per rispedire al mittente una bordata come quella sferrata da Bruno. Parlando della Bonifica storica e del documento in approvazione, Bruno ha chiesto al consigliere di opposizione quale fosse l'alternativa. «Non fare niente o fare il Puc», la risposta che il sindaco ha dato alla sua stessa domanda. E da lì la tirata contro chi il Puc non lo ha mai approvato, proseguita anche sulla sua pagina facebook, che per Bruno è il canale principale dell'ufficio comunicazione di Sant'Anna. «È stato costruito tutto ed è stata resa satura l'intera zona urbana, faceva comodo a lei e al suo partito non avere un Puc», ha attaccato il sindaco, rispondendo a Camerada. «Avete bisticciato quando avete portato una bozza del Piano urbanistico in quest'aula, ora venite a dirci che manca il Puc, ma dove eravate in questi anni, dov'era il suo partito?», gli ha chiesto. E ancora. «I problemi non nascono adesso, ora noi stiamo cercando di risolverli con sollecitudine». Da lì le accuse si sono rivolte anche alle altre forze di opposizione e non solo, ma il pezzo forte della sua arringa è stata sicuramente l'accusa verso Forza Italia, dieci anni di amministrazione e una parte dell'imprenditoria locale. Un acuto che rischia di acuire la frattura tra Comune e sistema produttivo. «Ogni volta che si trova vicino al tracollo per le evidenti incapacità di dare risposte ai suoi tanti annunci, Bruno individua un nemico contro cui scatenare la sua ira per distogliere l'attenzione dai fallimenti di cui è responsabile», replica Nunzio Camerada insieme a Michele Pais e Maurizio Pirisi.

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