La Nuova Sardegna

Alghero

Il Parco taglia i fondi alla Festa di Primavera

di Gian Mario Sias
Il Parco taglia i fondi alla Festa di Primavera

Proteste per l’affidamento del piano di comunicazione a una società milanese Il direttore Mariani smentisce che il costo dell’operazione sia di 50mila euro

24 marzo 2017
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ALGHERO. Tra borgate e Comune è guerra. Ogni giorno è scontro e la distanza tra Sant’Anna e la periferia rurale cresce. Solo che in questo muro contro muro dal retrogusto politico - dove tutti hanno torto o, almeno, nessuno ha completamente ragione - ci perdono tutti. E ci passano anche gli altri. Come il Parco naturale regionale di Porto Conte e la sua “Primavera al Parco”, un grande cartello di appuntamenti con la natura, la storia, la cultura, l’enogastronomia, l’artigianato, l’arte e lo spettacolo. La manifestazione partirà l’8 aprile e terminerà il 18 giugno. Andrà in scena ogni fine settimana. Sarà l’occasione buona per inaugurare un nuovo corso, col Parco aperto al pubblico, sede per concerti, messinscene, degustazioni tematiche e quant’altro. Una regia unica per una carrellata di appuntamenti che storicamente organizzano e promuovono le borgate, per valorizzare le loro eccellenze e ritagliarsi un po’ di attenzione commerciale e mediatica. Solo che, ai tempi dello scontro tra il palazzo e le periferie, dietro il quale si nasconde un regolamento di conti tra le varie anime del Pd cittadino, anche una manifestazione del genere finisce nel polverone delle polemiche ancora prima di essere presentata ufficialmente. Viste dalla parte di chi protesta, le cose stanno così. «Siamo stati contattati dal Parco per condividere l’idea che appuntamenti storici del nostro territorio ed eventi nuovi confluissero sotto un unico cappello», raccontano dalle borgate. «Ovviamente l’idea di creare un palinsesto unico, promosso e sostenuto con risorse significative – aggiungono –, ci ha fatto piacere e abbiamo accettato volentieri di collaborare». Da fine gennaio, quando sono iniziate le interazioni, «si è fatta pochissima strada, le interlocuzioni sono state sempre più rare e alla fine il grande cartellone di eventi si è ridotto ai soli appuntamenti che abbiamo sempre organizzato con le nostre forze e le nostre risorse», protestano i diretti interessati. «Il contributo sarebbe di mille euro a evento – dicono – il resto sarebbe destinato alla comunicazione». L’operazione costerebbe al Parco 50mila euro. Una parte servirà per pagare la società di comunicazione di Milano che ha realizzato il piano di comunicazione. Il fatto ha innescato una polemica nella polemica: perché una società di Milano? Con che modalità? Forza Italia ha già pronta una richiesta di accesso agli atti, e anche altri partiti vogliono vederci chiaro. La polemica lascia esterrefatto il direttore del Parco. «Sono notizie totalmente infondate, ma non abbiamo nulla da nascondere e possono fare tutte le richieste di accesso agli atti che ritengono, siamo per la massima trasparenza», dice Mariani. Nel merito, «la società che ha fatto il piano di comunicazione prenderà 15mila euro, gli altri serviranno per affissioni murarie e inserzioni sui mezzi di informazione – prosegue Mariani – il nostro contributo diretto agli eventi è di 15mila euro, ma soprattutto stiamo facendo un grande sforzo per promuovere le manifestazioni, il territorio e il Parco, che è un’eccellenza, e questa polemica è davvero fuori luogo».

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