La Nuova Sardegna

Alghero

“No” rosa alla violenza sulle donne

“No” rosa alla violenza sulle donne

L’ex asilo Sella con i colori del Giro ricorda la campagna “Non una di meno”

06 maggio 2017
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ALGHERO. Rosa per omaggiare il Giro d’Italia. Ma anche, o soprattutto, per dire di no, ad alta voce e in mondovisione, alla violenza sulle donne. È la doppia motivazione con cui l’Università di Sassari ha scelto di coprire di rosa la facciata dell’ex asilo Sella, in via Garibaldi, prima storica sede del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero. Un presidio che ha contribuito notevolmente al dibattito sociale, culturale e politico ad Alghero e nel territorio e che, anche in una occasione del genere, non ha voluto rinunciare alla sua naturale vocazione alla “rottura”, alla denuncia e all’impegno civile. Ecco perché quegli striscioni rosa sulle facciate dell’asilo Sella, a pochissimi metri dalla partenza del Giro d’Italia sul centenario, sono diventati anche il modo con cui l’Università di Sassari ha scelto di aderire alla campagna “Non una di meno” contro la violenza sulle donne. Ma lo start della prima tappa della corsa rosa, che ieri ha lasciato Alghero e attraverso Sassari e il suo hinterland si è spinta sino a Olbia, da dove oggi raggiungerà Tortolì, è stata anche l’occasione per farsi un po’ di pubblicità attraverso uno dei più grandi eventi sportivi ospitati in Italia, che è anche una grande festa di popolo itinerante, che attraversa l’intero Paese. Sul tetto del complesso di Santa Chiara, a ridosso dei bastioni, il vecchio ospedale ristrutturato e trasformato in un grande spazio universitario polifunzionale, è comparsa su un enorme striscione la scritta “Università di Sassari – 100° Giro – #scelgouniss”, con cui l’ateneo ha idealmente dato il benvenuto in Sardegna al Giro, ma anche a chiunque scegliesse di venire a studiare ad Alghero, Sassari e nelle altre sedi accademiche. Ma la partecipazione dell’Università di Sassari al Giro d’Italia del centenario ha rappresentato per molti ragazzi anche l’opportunità di sperimentare i programmi di alternanza scuola-lavoro. Studentesse e studenti – tantissimi, vestiti di rose e felicissimi – hanno collaborato all’allestimento delle mostre di Architettura. Sì, perché per l’ateneo la lunga kermesse che ha preceduto il via della corsa ciclistica è stata anche arte, scienza e formazione grazie al varo di “Sentieri contemporanei”, un progetto che vede alleati Fondazione di Sardegna, Decamaster dell’Univesità e Zerynthia. Nell’area del mercato civico ortofrutticolo di via Sassari ha trovato posto un’installazione dell’artista ungherese Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle e l’esposizione “In-Giro / A-Round” dedicata alle due ruote: in mostra le opere di 28 protagonisti dello scenario artistico contemporaneo. (g.m.s.)

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