La Nuova Sardegna

Alghero

Mercede, Alghero Sud difende il campo di basket 

di Gian Mario Sias
Mercede, Alghero Sud difende il campo di basket 

Secondo il Comitato «chi critica la scelta non ha letto attentamente la delibera» I dirigenti scolastici protestano per non esser stati coinvolti nella decisione

04 giugno 2017
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ALGHERO. In attesa del basket, la sfida sul campo di via Giovanni XXIII prosegue a colpi di polemiche. La decisione del Comune di destinare il cortile della scuola a un campo da pallacanestro ha scatenato un putiferio dal quale nessuno si tira fuori. Tutto è iniziato quando la consigliera Marina Millanta, oggi Pds, ha annunciato che il campo sarà realizzato dalla onlus “Un canestro sul mare”, ossia da Maurizio e Maria Fertuzzi, genitori di Simone, morto a 21 anni in un incidente stradale, innamoratissimo di Alghero, dove sarà ricordato grazie al campo dei suoi sogni: all’aperto, con vista su Capo Caccia. Dalla scuola elementare è arrivata la levata di scudi del consiglio d’istituto e della dirigenza, secondo cui «quella decisione unilaterale esclude la scuola da qualsiasi scelta su uno spazio vitale e non ascolta le proposte alternative, come quella di realizzare il campo in via Malta». Nel vociare indistinto di favorevoli e contrari, il sindaco Mario Bruno ha assicurato che «quel campo resterà a disposizione della scuola negli orari in cui è aperta, e che poi sarà a disposizione di tutti, senza recinzioni, confini o problemi di sicurezza». Le sue rassicurazioni non hanno placato il contradditorio con insegnanti e genitori impegnatissimi a schierarsi sui social. Ora ci riprova il comitato Alghero Sud, che da un anno rappresenta le istanze di quella parte di città in cui si trova la scuola col suo campetto, oggi in pessime condizioni. «In questo quartiere non ci sono spazi gratuiti per chi vuole giocare a basket, quel progetto da senso compiuto alla volontà dei genitori di Simone Fertuzzi e noi diciamo sì, probabilmente chi ha mosso le critiche alla scelta dell’amministrazione comunale non ha avuto modo di leggere attentamente la delibera della giunta», è la posizione del presidente Giuseppe Mancino, che critica apertamente Mariano Melis, insegnante, componente della dirigenza scolastica e segretario del consiglio d’istituto, il primo a far emergere pubblicamente il contrasto tra scuola e Comune. Alghero Sud non vede l’ora che il campo si faccia, e che si faccia lì. «È un’occasione da non perdere, scuola e quartiere hanno necessità di spazi per i ragazzi – conclude Mancino – quell’istituto è in completa sicurezza anche con annesso campo di basket, i ragazzi potranno continuare a starci secondo l’organizzazione stabilita dalle maestre». Ultimi in ordine di tempo, ma non per questo più morbidi di tutti quelli già intervenuti, i consiglieri comunali del Pd, Mimmo Pirisi ed Enrico Daga, puntano il dito contro Porta Terra. «Tutto ci saremmo aspettati, ma non questa bagarre amministrativa, mediatica e politica, con ipotetici risvolti legali, da una storia nata grazie alla generosità immensa di una famiglia, all’impegno di chi ha conosciuto Simone e alla disponibilità della scuola a farsi compartecipe della realizzazione di quel sogno». Per i due «l’amministrazione dimostra anche stavolta di non saper gestire neanche le cose belle e facili che le capitano». Pirisi e Daga hanno presentato una interrogazione per chiedere spiegazioni. Sperando che arrivino e che valgano per tutti. Prima che la onlus “Un canestro sul mare”, dopo una tiritera di oltre sei anni, non ci ripensi.
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