La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, via i sigilli dal bar e dal parcheggio del Lazzaretto

Il bar la Torre al Lazzaretto di Alghero
Il bar la Torre al Lazzaretto di Alghero

Il dissequestro è stato disposto dal tribunale del Riesame di Sassari

21 giugno 2017
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ALGHERO. Il tribunale del riesame di Sassari ha disposto il dissequestro del bar ristorante «La Torre», sulla spiaggia del Lazzaretto di Alghero, cui erano stati messi i sigilli lo scorso 8 giugno. Dissequestrato anche il parcheggio antistante. Entrambi i beni sono gestiti dalla società Archisun srl, la cui titolare, Maria Grazia Lai, è indagata con l'accusa di aver commesso una serie di violazioni di natura urbanistica e paesaggistica provocate dal mancato rinnovo della determinazione rilasciata dall'Ufficio regionale di tutela del paesaggio.

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Il tribunale presieduto da Maria Teresa Lupinu, a latere Sergio De Luca e Giovannella Mossa, ha accolto il ricorso degli avvocati difensori, i legali sassaresi Sergio Milia e Maria Claudia Pinna, che hanno confutato il sequestro disposto dal gip Carmela Rita Serra su richiesta del sostituto procuratore Giovanni Porcheddu in seguito alle indagini compiute dagli uomini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della stazione di Alghero.

In particolare, la difesa ha fatto emergere che il parcheggio è stato realizzato dal Comune di Alghero nel 1995 su terreni della società Bonifiche sarde, che l'amministrazione comunale aveva ottenuto in comodato d'uso. Dalle carte prodotte dai legali, risulterebbe ancora in corso di validità il nullaosta paesaggistico, che per gli investigatori è scaduto dal giugno 2013. Il bar occupa una superficie di quasi 300 metri quadri a due passi dal mare, l'area per la sosta delle auto supera i 3mila metri quadri.

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