ALLARME SICCITà
Gli agricoltori: «Ci dicano subito come salvare i raccolti»
ALGHERO. «Se fossimo informati costantemente, sarebbe di grande aiuto per compiere delle scelte, anche drastiche, che consentano di salvare il nostro reddito almeno in parte». È la richiesta...
24 giugno 2017
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ALGHERO. «Se fossimo informati costantemente, sarebbe di grande aiuto per compiere delle scelte, anche drastiche, che consentano di salvare il nostro reddito almeno in parte». È la richiesta formulata a nome degli agricoltori della Nurra dal Comitato Consorziati del Cuga.
«La siccità sta mettendo in ginocchio l’agricoltura della Nurra, la disperazione dei consorziati è enorme – spiega il comitato – per questo si sono riuniti e hanno formulato una serie di richieste che non possono rimanere inascoltate da chi gestisce questo bene prezioso».
Secondo loro, «la crisi idrica che stiamo attraversando è una delle più drammatiche degli ultimi decenni, ma secondo noi ci sono delle azioni che possono essere implementate dal consorzio e aiuterebbero chi vive di questo lavoro a superare questa terribile situazione».
Da qui la richiesta perché «il Consorzio di Bonifica della Nurra ci comunichi entro tre giorni i criteri usati per ripartire le risorse idriche».
Come spiegano loro stessi, «la calendarizzazione ci permetterebbe di ridurre le perdite, oramai incalcolabili». (g.m.s.)
«La siccità sta mettendo in ginocchio l’agricoltura della Nurra, la disperazione dei consorziati è enorme – spiega il comitato – per questo si sono riuniti e hanno formulato una serie di richieste che non possono rimanere inascoltate da chi gestisce questo bene prezioso».
Secondo loro, «la crisi idrica che stiamo attraversando è una delle più drammatiche degli ultimi decenni, ma secondo noi ci sono delle azioni che possono essere implementate dal consorzio e aiuterebbero chi vive di questo lavoro a superare questa terribile situazione».
Da qui la richiesta perché «il Consorzio di Bonifica della Nurra ci comunichi entro tre giorni i criteri usati per ripartire le risorse idriche».
Come spiegano loro stessi, «la calendarizzazione ci permetterebbe di ridurre le perdite, oramai incalcolabili». (g.m.s.)