La Nuova Sardegna

Alghero

«A Fertilia subito l’esproprio»

«A Fertilia subito l’esproprio»

Il Comune prende posizione sulla vicenda dei terreni ex Egas venduti a privati

16 luglio 2017
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ALGHERO. «Subito l’esproprio per pubblica utilità dei terreni di Fertilia intorno a piazzale San Marco». Dopo aver preso un paio di giorni per spulciare le carte e confrontarsi con gli uffici, il sindaco di Alghero prende posizione sulla vicenda dei terreni ex Egas, a Fertilia, venduti da Ligestra Due a privati per una cifra irrisoria. La posizione di Mario Bruno e quella del consigliere comunale di Forza Italia Michele Pais, il primo a protestare per il pasticcio, non sono ma state così vicine. «Porremo in atto tutte le azioni possibili per mantenere l’uso pubblico dei beni – annuncia Mario Bruno – in continuità con la proposta già contenuta nel piano degli espropri inserito come allegato nel Piano particolareggiato di Fertilia». E per prima cosa, avverte, «procederemo con un atto ricognitorio e con l’esproprio». Chiamato in causa, il sindaco manifesta stupore e volontà di fare chiarezza sul fatto, «che ho appreso dai giornali», ammette. Una cosa fastidiosa. «Io e il dirigente competente abbiamo incontrato l’ingegner Alberto Ciprini (responsabile dell’unità operativa Patrimonio immobiliare, ndc) il 19 aprile 2016», conferma Bruno. «I rappresentanti di Ligestra Due chiesero un incontro per parlare del vecchio ostello della gioventù e della loro missione di alienare a titolo oneroso i beni del disciolto Ente giuliano autonomo di Sardegna», racconta. «In quell’occasione chiesi con fermezza il trasferimento a prezzo simbolico dei beni dell’ex Egas a Comune o Regione – spiega – richiamando l’articolo 14 dello Statuto della Regione Sardegna per impedire alienazioni ai privati». D’altronde «la normativa in vigore mi consentiva solo di accedere al trasferimento volontario a titolo non oneroso della struttura – precisa il sindaco – che nel piano particolareggiato di Fertilia è classificato in zona S4D, destinazione d’uso “Uffici per l’amministrazione pubblica”». Ebbene, «da quell’incontro con l’ingegner Alberto Ciprini non abbiamo avuto più nessun contatto con Ligestra Due». Eppure in precedenza «eravamo stati io e il dirigente del demanio, con una lettera del 16 febbraio 2015, a chiedere il trasferimento di un altro terreno, sempre a Fertilia, destinato a edilizia residenziale pubblica». Anche quella missiva è rimasta lettera morta. Con Ligestra Due si è parlato del terreno destinato a edilizia residenziale pubblica e del vecchio ostello, ma dei terreni di Lungomare Rovigno e della possibilità che finissero in mano ai privati per 33mila euro non si è mai parlato. (g.m.s)

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