La Nuova Sardegna

ALGHERO. Le 49 famiglie coinvolte nello spaventoso incendio dello stabile di via Vittorio Emanuele, circa 130 persone, continuano a vivere in uno stato di ansia soprattutto perché temono che il ritorno alla normalità, quindi poter accedere alla propria abitazione, sia destinato ad avvenire in tempi lunghissimi. Preoccupazione non del tutto immotivata in quanto si teme che perizie tecniche e legali, progettualità di ripristino dello stato precedente, contenziosi inevitabili in situazioni di questo genere oltre alle inchieste aperte dalla magistratura per individuare le cause del rogo, possano dilatare ogni prospettiva per un rientro a casa in tempi ragionevolmente brevi. L’amministrazione comunale ha avviato attraverso il suo staff della Protezione civile tutte le iniziative necessarie per portare sostegno alle 49 famiglie. Si sta costituendo un altro Comitato spontaneo presieduto da Peppino Masala che probabilmente sarà operativo dalla prossimo settimana non appena saranno risolte alcune procedure di ordine tecnico. Comitato che si è posto l’obiettivo di intervenire a sostegno delle vittime del drammatico incendio allestendo un centro operativo nel Polisoccorso di via Liguria, mettendo a disposizione le professionalità esistenti. Lo stesso Comitato darà corso a una raccolta di fondi. L’immagine spettrale dell’edificio di via Vittorio Emanuele annerito dal fumo, con il piano terra letteralmente devastato dalle fiamme e i materiali che si trovavano all’interno liquefatti dal calore, sta purtroppo entrando a far parte dell’immagine dell’ingresso della città per chi proviene da Olmedo e dalla quattro corsie. Il calcolo di danni sembra ancora prematuro, ma non vi è alcun dubbio che la dimensione sarà piuttosto consistente. (g.o.)