La Nuova Sardegna

Alghero

Bruno: «Nessuna lite con Confcommercio»

Bruno: «Nessuna lite con Confcommercio»

Il primo cittadino getta acqua sul fuoco dopo la polemica sui social dei giorni scorsi: era solo un post

26 luglio 2017
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ALGHERO. «Era solo un post». Il sindaco di Alghero, Mario Bruno, ridimensione la battuta che l’ha fatto litigare con il segretario cittadino di Confcommercio, Massimo Cadeddu. All’appello degli operatori turistici di cambiare passo, aveva risposto sui social che forse stava correndo troppo. Cadeddu gli ha ricordato che in politica si cammina insieme e gli ha chiesto di entrare nel merito delle questioni poste insieme a Consorzio turistico Riviera del corallo e Club di prodotto Domos, oltre a un incontro in tempi brevi. Ieri Mario Bruno ha negato qualsiasi litigio. «Non scrivete che ho litigato con Massimo, non ci crede nessuno», è la chiosa di un lunghissimo post al termine del quale viene da pensare che il battibecco sia frutto di fantasia e così le affermazioni, per niente amichevoli, del segretario di Confcommercio Alghero. Tralasciando le quisquilie, tuttavia, emerge che il sindaco giunge a più miti consigli, mette da parte le battute e da appuntamento a Massimo Cadeddu e a Stefano Visconti, presidente del consorzio turistico. A Maro Di Gangi, presidente del club di prodotto, no: ma magari è solo una svista “social”. Fatto ancora più rilevante, Mario Bruno risponde nel merito delle questioni poste dai tre con un documento che risale a una decina di giorni fa. Certo, il sindaco puntualizza che «ho risposto nel merito ai giornalisti che me lo hanno chiesto». Ma ai tre rappresentanti del mondo economico, che avevano fatto le domande pubblicamente, non aveva ancora risposto. L’ha fatto ieri. Anche se è solo un post su facebook, è un passo avanti in vista del “redde rationem” di domani. Il merito. Riassumendo. «Sono certo che i vertici della Fondazione sono pronti al confronto sugli eventi – scrive Bruno – e quanto al portale turistico il lavoro congiunto di Meta e associazioni di categoria deve continuare, siamo in ritardo e accetto la critica». Tassa di soggiorno. «I proventi vanno in gran parte al decoro urbano, è uno scopo che rientra tra quelli previsti in legge, è un modo indiretto per una città più bella, a vantaggio dei cittadini e dei turisti». Assessore. «Sarà nominato a giorni e la città avrà di nuovo una guida dedicata su turismo e cultura». Elencando ancora una volta le cose fatte, Bruno fa un altro passo verso i privati. «Vogliono entrare in Meta? Lo prevede lo Statuto, le porte sono aperte». Anche se nessuno ha litigato, sembra una richiesta di pace. (g.m.s.)

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