La Nuova Sardegna

Alghero

La città avrà l’ospedale di primo livello

di Gian Mario Sias
La città avrà l’ospedale di primo livello

La commissione Sanità del consiglio regionale ha approvato l’emendamento proposto dai consiglieri del Pd

28 luglio 2017
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ALGHERO. Il Nord Ovest Sardegna avrà il suo ospedale di primo livello. Ieri la commissione Sanità del consiglio regionale presieduta da Raimondo Perra ha approvato l’emendamento proposto dai consiglieri regionali del Partito Democratico, Salvatore Demontis, Luigi Lotto e Gavino Manca, alla riforma proposta dall’assessore regionale Luigi Arru. Comunque la si voglia girare, è un successo politico ascrivibile a molti, ma soprattutto al sindaco di Alghero, Mario Bruno, che sul riconoscimento di Alghero-Ozieri come Dea di primo livello, ossia dipartimento di emergenza sanitaria, si è giocato una fetta importante dei suoi rapporti col Pd regionale.

Non quelli con i tre firmatari dell’emendamento, che hanno da sempre sostenuto la sua amministrazione e che hanno condiviso la sua presa di posizione. La decisione di prevedere che Alghero-Ozieri diventi primo livello nel 2019 rilancia le aspettative di crescita dei servizi e di completamento del processo di riorganizzazione dell’assetto ospedaliero della Riviera del corallo. «Alghero-Ozieri sarà Dea di primo livello dal 2019», annuncia prima di tutti Mario Bruno. «Il riconoscimento sarà vincolato al monitoraggio preventivo sui dati relativi alle patologie “tempo-dipendenti” nel corso di quest’anno», precisa Bruno. la sua è una vittoria su tutta la linea. «Non solo, per Alghero l’emendamento passato in commissione Sanità prevede anche la realizzazione di un nuovo ospedale con caratteristiche strutturali e funzionali di Dea di primo livello», annuncia ancora il sindaco. L’ospedale nuovo, per il quale esiste già il progetto e che in passato aveva già affrontato un lungo iter per l’individuazione delle risorse. «Sarà costruito con i fondi ministeriali per l’edilizia ospedaliera», spiega Mario Bruno. «L’emendamento prevede il mantenimento delle discipline attuali, da oculistica a otorino, da urologia a cardiologia, da neurologia a riabilitazione e radiologia con Tac, ecografia e risonanza magnetica, dal centro trasfusionale a ostetricia e ginecologia, da pediatria a ortopedia, da medicina a chirurgia, sino al pronto soccorso», prosegue. Non solo. «A queste si aggiungono la funzione di semintensiva generale e l’osservazione breve intensiva, più i reparti di oncologia, una lungodegenza e la rianimazione». Certo, conclude Bruno, «resta il rammarico per non aver avuto il coraggio di istituire fin da ora il Dea di primo livello, pur rimandandone l’attuazione nel 2019, tuttavia è un primo passo, che accolgo con ottimismo, anche se si può e si deve fare di più e meglio nell’interesse del Nord Ovest Sardegna».

Soddisfatto anche il primo firmatario dell’emendamento, Salvatore Demontis. «L’intera commissione l’ha fatto proprio e l’ha sottoscritto, così abbiamo trovato un buon equilibrio – dice – in una prima fase incrementiamo le specialità esistenti, ne monitoriamo il funzionamento e in una seconda fase istituiamo la rianimazione e quindi il primo livello». Insomma, conclude il consigliere regionale, «mi sembra un modo serio di procedere».

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