La Nuova Sardegna

Alghero

Un albergo a cinque stelle al posto dell’ospedale Marino

di Gian Mario Sias
Un albergo a cinque stelle al posto dell’ospedale Marino

Trattative avanzate con una multinazionale a capitale cinese per realizzare un resort da sogno Le voci confermate dall’imminente trasferimento della Traumatologia al Civile di via Don Minzoni

18 agosto 2017
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ALGHERO. Da ospedale ad albergo di lusso. Extralusso, per essere precisi e seguire le classificazioni codificate dalle norme sul sistema ricettivo. Di fronte al mare, spazi aperti riservati, spiaggia privata, ogni condizione necessaria per farne una struttura davvero unica, forse anche a livello isolano. È il destino, molto probabile, dell’ospedale marino “Regina Margherita” di Alghero, all’incrocio tra viale I maggio, che costeggia l’intera pineta di Maria Pia e conduce sino a Fertilia, e via Lido, che si muove in direzione opposta e corre lungo la spiaggia cittadina, sino alla passeggiata Bousquet. In ossequio alla storia e al blasone della struttura sanitaria attualmente ospitata in quello stabile, l’albergo potrebbe mantenere il suo stesso nome: Regina Margherita. Hotel Regina Margherita. Ma il suo cambio di destinazione pare ormai cosa certa. E, pare, sarà solo il primo tassello di un progetto molto più grande e complesso. Secondo fonti molto attendibili e molto ben informate, l’affare è già stato fatto. Difficile stabilire i tempi, difficile stabilire i dettagli dell’accordo. L’operazione è complicata da vincoli di legge e da ostilità di vario ordine e grado. È per questo che l’operazione va avanti a fari spenti già da almeno due anni, anche se l’ipotesi del “cinque stelle sul mare” è ancora più vecchia, quasi quanto quell’ospedale. C’è da tenere a bada ambientalisti e sindacati, il cui no alla chiusura dell’ospedale è scontato, anche se per motivi diversi. C’è da rendere conto a operatori sanitari e cittadini, la cui contrarietà dovrà essere comunque compensata dalla garanzia di servizi e strutture migliori. C’è da dare spiegazioni alla classe politica e alla classe dirigente comunale. Di questa ipotesi in città ne hanno sentito parlare tutti. Solo sentito parlare, però, perché si tratta di un progetto grande, con diversi zeri, che per ora avrebbe coinvolto soltanto la Regione Sardegna e gli investitori privati. Tutti parlavano dell’albergo al posto dell’ospedale, poi calava il silenzio. Troppi vincoli, operazione troppo sfacciata, non si farà mai, era la convinzione. Col trasferimento di Traumatologia all’ospedale civile, l’ipotesi ha ripreso a circolare per Alghero. E sottovoce arrivano anche le prime conferme. Capitali cinesi, una holding internazionale, un’operazione con così tanti soldi in ballo da poter includere anche la realizzazione dell’ospedale civile nuovo come contropartita per fare contento il territorio. Alcuni, a dire il vero, gioirebbero due volte: l’Hotel Regina Margherita potrebbe essere il primo passo verso la realizzazione del Master Plan alberghiero di Maria Pia, altro vecchio tema della politica algherese. Forse è anche per questo che in tanti vorrebbero che il mandato amministrativo di Mario Bruno proseguisse a prescindere da quello che succederà nell’aula consiliare di via Columbano.

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