La Nuova Sardegna

Alghero

Bruno sotto attacco FI: «Siamo al delirio di onnipotenza»

di Gian Mario Sias
Bruno sotto attacco FI: «Siamo al delirio di onnipotenza»

La bagarre scoppia dopo il rinvio del consiglio comunale M5S rincara: «Primo cittadino sotto la soglia della decenza»

19 agosto 2017
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ALGHERO. «Come volevasi dimostrare». Questa volta Enrico Daga, anima del Partito democratico algherese, quella più critica e ostile nei confronti del sindaco Mario Bruno e della sua amministrazione, si limita a quella formula che viene posta al termine di una dimostrazione matematica per acclarare che la validità di un teorema è definitivamente accertata. «Provo un gran rammarico, sapevamo che sarebbe andata così», è il suo unico commento. Non lo dice ma si riferisce al fatto che la “sconvocazione” del consiglio comunale di ieri è un ennesimo atto di forza perpetrato da Mario Bruno nei confronti delle opposizioni, vecchie e nuove. Ieri il sindaco avrebbe dovuto prendere atto della mancanza di una maggioranza e dimettersi per cercare una soluzione politica alla crisi. Ufficialmente, la seduta è stata annullata perché gli approfondimenti tecnici fatti con la Regione hanno accertato che l’apertura di una crisi in aula, in assenza di tredici consiglieri disposti a votare il conto consuntivo del 2016 e conseguenti dimissioni di Mario Bruno, avrebbe automaticamente portato allo scioglimento del consiglio. Secondo molti questo si sapeva e la scelta è politica: ora il voto sul rendiconto, fissato per l’11 settembre, diventa un referendum pro o contro il commissariamento, senza dibattito pubblico, senza alcun confronto con chi ha appena lasciato la maggioranza, con chi non ne ha mai fatto parte e con chi, eventualmente, era pronto a farlo. I gruppi consiliari Per Alghero, Democratici per Alghero, Partito dei Sardi, Alghero in Comune - Sinistra Civica e Upc si schierano apertamente a favore della decisione presa «al fine di impiegare fruttuosamente e in pienezza dei poteri l’arco temporale messo a disposizione dalla Regione».

Dai banchi dell’opposizione, invece, piovono critiche. Il Nuovo Centrodestra si limita a stigmatizzare con Emiliano Piras che «siamo alla maleducazione istituzionale». Forza Italia ci va giù pesante. «Mario Bruno e la sua ex maggioranza sono in preda al più classico delirio di onnipotenza e credono di poter fare tutto», scrivono gli azzurri algheresi, secondo cui sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza «tengono in ostaggio una città e non approvano provvedimenti importanti come il bilancio». Per Forza Italia «gli algheresi, compresi quelli che subiranno dei danni diretti dal ritardo o dalla mancata approvazione del consuntivo, sanno bene chi sono i responsabili». Morale, «oramai è più che evidente, Bruno e la sua amministrazione son peggio di qualsiasi commissario». Duro il Movimento Cinque Stelle. «La situazione algherese ha superato le soglie della decenza». Per Roberto Ferrara e Graziano Porcu, «il sindaco con supponenza continua a perdere pezzi a causa della sua totale incapacità nel gestire anche i più basilari rapporti umani». Ecco spiegato perché, chiudono i grillini, «oggi siamo costretti ad assistere all’ennesima ricerca di riappacificazioni con quelle forze politiche che ha pubblicamente rinnegato e vituperato».

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