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Alghero, il sindaco dice “No” alla cessione dell'ospedale Marino

Alghero, il sindaco dice “No” alla cessione dell'ospedale Marino

Secondo il primo cittadino, la struttura non può avere altra destinazione che quella sanitaria

19 agosto 2017
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ALGHERO. «L’ospedale marino non si tocca». Le giornate di un sindaco iniziano molto presto. Quelle di un sindaco nel pieno di una crisi particolarmente insidiosa ancora di più. Ma le giornate di un sindaco alle prese con una crisi complicata ma con il pallino della rassegna stampa iniziano praticamente all’alba. Sono da poco passate le sette del mattino quando Mario Bruno fa sapere tramite facebook che ha già visto il giornale e che alcune notizie non gli sono piaciute.

Il suo “social pensiero” mattutino è tutto per la vicenda dell’ospedale marino “Regina Margherita”. L’avvio delle procedure di trasferimento della Traumatologia da lì all’ospedale civile hanno rianimato le voci, che si rincorrono da anni ma senza mai sfogare in niente di più preciso, di un progetto per la trasformazione di quello stabile di fronte al mare placido del lido di Alghero in un albergo extra lusso con spiaggia privata e ogni comfort possibile e immaginabile. Non solo. Il blitz ferragostano dei vertici della sanità regionale per avviare il trasferimento, almeno sulla carta, desta moltissime perplessità anche dal punto di vista operativo, dei tempi e delle modalità. Mario Bruno affida a facebook un doppio messaggio che a metà mattina fa rilanciare anche dal suo staff comunicativo con la formula di rito «in riferimento anche ad alcuni articoli stampa, seguono brevi dichiarazioni del sindaco di Alghero sul futuro dell’ospedale marino». Precisazione numero uno. «L’ospedale marino, anche nella nuova rete ospedaliera, l’unico atto vero di programmazione approvato in commissione sanità della Regione, resta ospedale marino, mantiene a chiare lettere la destinazione ospedaliera», scrive Bruno senza alcun dubbio.

«Anche ieri a Sassari ho avuto conferma dai vertici della sanità sulla prospettiva della specializzazione in lungodenza e riabilitazione dell’ospedale di viale I Maggio», aggiunge. Giovedì prossimo, il 24 agosto, alle 16 ci sarà un incontro a Porta Terra con i primari della sanità algherese e la dirigenza dell’Ats. Saranno presenti i capigruppo consiliari, tutti, perché questa è una di quelle partite che vengono considerate bipartisan. «In ogni caso sarà quella l’occasione in cui chiederemo impegni chiari su oggi e su domani», assicura il sindaco di Alghero. Precisazione numero due. Quanto al trasferimento e alla sua imminenza di alcune specialità da viale I maggio e via don Minzoni, Bruno ha ancora meno dubbi. «Ortopedia non può essere trasferita da un giorno all'altro, con un blitz a Ferragosto», è l’avvertimento polemico rivolto a Cagliari e a Sassari. «Non ci sono le condizioni e dunque non lo permetteremo». Perché i cinesi potranno portare tutti i soldi che vogliono, ma «l’ospedale marino non si tocca». (g.m.s.)
 

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