La Nuova Sardegna

Alghero

CRISI POLITICA 

Bruno alla stretta finale: Nasone e Oggiano decisivi

Bruno alla stretta finale: Nasone e Oggiano decisivi

ALGHERO. Per Mario Bruno è sempre più dura. La ricerca di una maggioranza che l’11 settembre voti il consuntivo e poi restituisca stabilità all’amministrazione comunale, è in salita. Il rinvio al 18...

22 agosto 2017
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ALGHERO. Per Mario Bruno è sempre più dura. La ricerca di una maggioranza che l’11 settembre voti il consuntivo e poi restituisca stabilità all’amministrazione comunale, è in salita. Il rinvio al 18 agosto della discussione sul conto di gestione 2016 era sembrato un’abile mossa per dilatare i tempi della riflessione collegiale. L’ulteriore slittamento all’11 settembre ha invece avuto un effetto negativo. Forza Italia e Movimento Cinque Stelle hanno criticato aspramente, i Riformatori hanno chiuso ogni possibilità di confronto, il Nuovo Centrodestra ha parlato di maleducazione istituzionale. Ma la scelta ha messo in crisi anche le anime dialoganti del Partito democratico. Che non vivono ad Alghero. Il Pd algherese è refrattario a qualsiasi accordo con Bruno. Lo scontro avviato con le amministrative di tre anni fa e peggiorato l’anno scorso col mancato accordo in nome della governabilità è ancora aperto. Il segretario Mario Salis e l’allora candidato sindaco Enrico Daga, oggi consigliere comunale, non si spostano di un millimetro. E non sono i soli. L’intervento personale del segretario regionale del partito, Giuseppe Luigi Cucca, previsto in questi giorni, poteva avere senso se Bruno si fosse dimesso per aprire una fase completamente nuova. Ora la strada è più complicata. La situazione è difficile, tanto che il consiglio convocato il 24 agosto per discutere di altro è stato già fissato in seconda convocazione per il giorno dopo, quando basteranno otto consiglieri per licenziare alcuni atti urgenti. Intanto gli ex Upc Linda Oggiano e Alessandro Nasone – la prima in maggioranza ma secondo qualcuno pronta allo strappo con Bruno, il secondo passato all’opposizione da mesi ma dato tra i potenziali sostenitori del patto di fine mandato – restano in silenzio. Le loro scelte potrebbero determinare la sorte dell’amministrazione Bruno. (g.m.s.)

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