La Nuova Sardegna

Alghero

Passa il bilancio e Bruno resta in sella

di Gian Mario Sias
Passa il bilancio e Bruno resta in sella

Il documento approvato a maggioranza: decisivo il voto dell’ex Upc Alessandro Nasone. Mimmo Pirisi è uscito dall’aula

12 settembre 2017
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ALGHERO. La maggioranza è sempre relativa, ma ad Alghero di più. A Mario Bruno bastano dodici voti, compreso il suo e quello del presidente del consiglio comunale Matteo Tedde, per andare avanti. Il bilancio consuntivo del 2016 passa. Alessandro Nasone, eletto nell’Upc e passato al Gruppo misto di minoranza, vota con la maggioranza. Il suo sì è stato decisivo per l’approvazione del conto di gestione dello scorso anno. Oggi scade la diffida della Regione per l’approvazione di quel documento contabile e Bruno, dopo essersi preso tutto il tempo necessario per trovare una maggioranza pronta a votarglielo, può legittimamente cantare vittoria. La sua esperienza alla guida del Comune di Alghero va avanti. Al netto di qualsiasi valutazione sull’attività dell’esecutivo e della coalizione con cui governa la città, Bruno ha vinto questa sorta di referendum su di sé. L’aveva promosso lui stesso, all’indomani dell’addio dell’Udc. Con il passaggio dei consiglieri scudocrociati Alessandro Loi e Donatella Marino all’opposizione, la minoranza era diventata inaspettatamente maggioranza. E il sindaco si era trovato senza più i consiglieri per votare un atto fondamentale. Dopo un mese e mezzo di rinvii, trattative segrete e smentite, è riuscito a trovare i numeri minimi indispensabili per superare l’ostacolo.

Alessandro Nasone è stato determinante, Mario Bruno ha vinto. Ma entrambi devono molto al Pd. Meglio, a quella parte del Partito democratico che – mentre i vertici cittadini ribadivano il loro no a questa amministrazione e si facevano legittimare dalle dichiarazioni ufficiali del segretario regionale democratico, Giuseppe Luigi Cucca – hanno lavorato per mantenere in sella Bruno e preparare il ritorno del Pd algherese nel centrosinistra. Per loro si trattava di anticipare quello che – inevitabilmente, dicono – dovrà accadere domani, tra elezioni politiche in vista, e poi le regionali, e poi ancora le amministrative. Il ruolo determinante del Pd ha un nome e un cognome: Mimmo Pirisi, capogruppo del Pd in consiglio comunale. È uscito dall’aula al momento di votare. D’altronde l’aveva già annunciato. Ma la sua assenza ha permesso a Bruno di salvarsi con dodici voti a favore e undici contrari. Il Pd algherese ha conservato la sua coerenza, il pd soriano ha fatto un importante passo avanti verso la normalizzazione di un’anomalia che vede Bruno e i suoi fuori dal partito: il congresso cittadino di ottobre servirà per il vero regolamento di conti in via Mazzini.

Anche Pirisi ha mantenuto la sua coerenza: aveva detto che non sarebbe stato in aula e così ha fatto. Linda Oggiano, la consigliera ex Upc – e forse, a questo punto, anche ex componente della maggioranza – coerentemente è stata assente. Vive a Roma e torna sempre più raramente per le sedute del consiglio comunale. E anche Alessandro Nasone, alla fin fine, è coerentemente tornato lì dove è sempre stato e dove aveva iniziato il suo mandato da consigliere. I Cinque Stelle e il centrodestra non si sono mossi dalle loro posizioni. È finita come tutti sapevano. Coerentemente. Perché ad Alghero la maggioranza è molto relativa, ma la coerenza no. È un vessillo che rivendicano tutti.

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