La Nuova Sardegna

ALGHERO. «La Regione acceleri i tempi di assegnazione della miniera a un’altra azienda». Monsignor Mauro Maria Morfino, vescovo di Alghero e Bosa, interviene sulla vicenda di Olmedo. «Tutta la mia solidarietà per gli operai, si eviti il rischio incombente di una interruzione del lavoro e il conseguente licenziamento, che per le famiglie rappresenta ormai da tempo motivo di terrore», dice Morfino. «Tutti immaginiamo lo stato d’animo di padri e madri che ogni giorno devono rassicurare i figli e non fargli mancare l’essenziale per farli crescere nello studio, nella salute e nella società – prosegue – per essere loro, poi, i protagonisti delle nostre comunità locali». Il vescovo abbandona il suo proverbiale aplomb. «Troppe volte, con disinvoltura, si infrangono le più elementari regole a tutela della dignità della persona – è lo strale vescovile – soprattutto in danno alle categorie più indifese». Da qui l’esortazione. «Chi può deve fare, si affrontino i problemi tenendo conto della centralità della persona – insiste – e ricordando che dietro un lavoratore c’è una storia di affetti, tribolazioni, speranze realizzate e mancate». Per Mauro Maria Morfino «i minatori sono padri di famiglia molto preoccupati, ma oltre il fatto di non ricevere uno stipendio c’è lo stato d’animo di persone che si sentono colpite nella loro dignità». Le sue parole, fortissime, mettono la classe politica regionale di fronte alle proprie responsabilità più di quanto non hanno fatto le organizzazioni sindacali, sempre in prima linea con i lavoratori di Olmedo. «Come pastore di questa chiesa, insieme a tutti i cristiani e agli uomini di buona volontà, preghiamo al fianco di tutti quelli che patiscono per la perdita del lavoro in questo difficile momento storico – conclude Mauro Maria Morfino – e chiediamo di essere ascoltati da tutte quelle realtà istituzionali che possono offrire un significativo contributo a questa vertenza». (g.m.s.)