La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, cambiano i sensi unici: proteste a Sant’Agostino

di Gian Mario Sias
Alghero, cambiano i sensi unici: proteste a Sant’Agostino

Assemblea degli abitanti del quartiere che propongono modifiche alla viabilità. L’assessore Raniero Selva si dice «pronto ad accogliere istanze e osservazioni»

18 novembre 2017
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ALGHERO. «L’istituzione dei nuovi sensi unici ha complicato la viabilità di tutto il quartiere, creando difficoltà tanto agli automobilisti quanto alle attività commerciali, chiediamo modifiche immediate». La levata di scudi arriva direttamente dagli abitanti di Sant’Agostino, popolata cerniera tra il centro, l’agro residenziale di Valverde e Carrabufas e il quartiere della Pivarada. Riuniti in assemblea dal comitato di quartiere, gli abitanti qualche sera fa si sono radunati nel salone parrocchiale del Santissimo nome di Gesù per analizzare coralmente i risultati del questionario distribuito la scorsa estate e dedicato a una riflessione democratica sulla vivibilità del quartiere, tra criticità e priorità. Ma le novità del traffico di recentissima introduzione hanno preso il sopravvento su ogni altro discorso. A dimostrazione del senso di maturità e di senso della comunità che questo avamposto della cultura partecipativa ha sempre dimostrato, l’assemblea non si è limitata alla critica ma ha anche presentato all’amministrazione comunale un piano alternativo per rendere la circolazione migliore per tutti. La riflessione, tuttavia, è partita dalle criticità, denunciate per primo da Gianfranco Langella. Per l’ex assessore della giunta guidata da Marco Tedde, oggi leader cittadino di Fratelli d’Italia, quello realizzato a Sant’Agostino è «un vero e proprio caos». L’installazione della nuova segnaletica verticale «ha reso a senso unico numerose strade precedentemente praticabili in entrambi i sensi – dice Langella – ma così la circolazione è stata stravolta creando numerosissimi disagi ai cittadini». Il politico cita il caso di via Giolitti, con il senso unico di marcia verso via Palomba «che spezza la viabilità dell’agro in zona Carrabuffas, via don Sturzo, via Matteotti e via Puccini», come spiega lui stesso. «Tutto questo per i residenti è un ostacolo alla circolazione, i cittadini devono raggiungere via Manzoni per rientrare nel quartiere e via Nazioni Unite, dove la stessa situazione si verifica ai danni di via Giovanni XXIII, perennemente intasata, con tutto ciò che ne conseguente sul piano dell’inquinamento acustico e ambientale», lamenta Langella a nome degli abitanti della zona. Gli interventi dell’amministrazione hanno dato luogo a raccolte firme e petizioni che sono culminate in un’articolata proposta di revisione delle novità introdotte. Nella riunione del comitato di quartiere, la “controrivoluzione” del traffico è stata consegnata nelle mani dell’assessore dell’Ambiente, Raniero Selva, intervenuto per rappresentare l’amministrazione e per illustrare le imminenti novità legate all’appalto dell’igiene urbana. «Ove possibile, siamo disponibili ad accogliere istanze e osservazioni – assicura Selva – per un piano di interventi sulla viabilità del quartiere condiviso con tutti i cittadini».

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