La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, filmato con i vestiti da donna rubati: 39enne nei guai

di Gian Mario Sias
Alghero, filmato con i vestiti da donna rubati: 39enne nei guai

Finisce su whatsapp, diventa virale e viene riconosciuto dalla proprietaria: denunciato un uomo con problemi psichici

09 dicembre 2017
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ALGHERO. Scarpe da donna, con un tacco leggero, poco impegnativo. Collant e gonna di uno scuro ben abbinato. Top verde con una scollatura sin troppo generosa. E un cappotto chiaro, morbido, caldo. Il suo look eccentrico, ennesima bizzarria di cui, purtroppo, non ha praticamente la minima contezza, l’ha trasformato in un fenomeno virale. Ma quel video che lo ritrae in abiti femminili, in evidente stato confusionale, gli è costato caro. Quelle immagini hanno invaso le chat whatsapp di tutta Alghero. Così, alla fine, la mise di un uomo di 39 anni, algherese, con conclamati disturbi psichici, ha finito per destare anche l’attenzione di un professionista algherese, titolare tra le altre cose di un ristorante in centro storico.

L’imprenditore ha sgranato gli occhi, non voleva credere a quel che stava vedendo. «Ma quelli sono i vestiti di mia moglie», ha esclamato. Poi, per sicurezza, ha guardato e riguardato il video, l’ha fatto vedere alla proprietaria di quegli indumenti e, quando non c’era più traccia di dubbio, ha segnalato il fatto ai carabinieri della compagnia di Alghero.

Quella presentata ai militari nella stazione di via don Minzoni, in realtà, è stata solo un’integrazione a una denuncia sporta contro ignoti solo qualche giorno prima, quando qualcuno ha ripulito la sua abitazione. Dopo aver fatto due più due, i carabinieri hanno incrociato le informazioni in loro possesso con altri riscontri in corso e hanno denunciato il trentanovenne. Per ora l’accusa nei suoi confronti è di furto.

L’elegante abitazione lontano dal principale agglomerato urbano di Alghero era stata svuotata completamente. I ladri – perché ha sempre prevalso l’ipotesi che al colpo abbiano partecipato più persone, a maggior ragione ora che nella vicenda è coinvolto quel ragazzo già sottoposto più volte a trattamento sanitario obbligatorio per altri fatti di cronaca – avevano portato via tutto. Addirittura, e questo conferma che non può essere stato lui da solo a mettere a segno il furto, era stata smantellata e portata via dalla casa una stufa a pellet. Secondo indiscrezioni non confermate, i malviventi avevano dato fuoco a un armadio prima di svignarsela: un gesto insensato, inutilmente rischioso. Un elemento che aveva già insospettito gli investigatori, i cui accertamenti sono ancora in corso. Per ora, la persona denunciata pare non abbia mostrato troppa voglia di collaborare. Dopo essere stata beccata per colpa di quel video, non ha confermato né smentito di aver partecipato al furto, né ha fatto i nomi di eventuali complici.

Esattamente un anno fa, all’inizio di dicembre del 2016, l’uomo era stato denunciato a piede libero per essersi impossessato di un’ambulanza del 118. I sanitari erano intervenuti in piazza Sulis per un’emergenza e lui, avendo notato il mezzo incustodito, era salito alla guida e aveva deciso di fare un giretto. Fortunatamente l’automedica era stata intercettata e fermata pochi minuti e qualche metro dopo, a Porta Terra, dagli uomini della polizia locale.

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