La Nuova Sardegna

Alghero

Rifiuti, via libera alle “mini oasi”

Bar, ristoranti, scuole e negozi avranno delle zone dedicate di raccolta

12 dicembre 2017
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ALGHERO. Hanno vinto gli esercizi commerciali, le scuole, gli uffici, i mercati fissi e ambulanti, ma soprattutto hanno vinto i bar, i ristoranti e gli alberghi. Per i loro rifiuti saranno realizzate apposite oasi ecologiche.

Lo scorso 4 agosto, al momento di firmare l’ordinanza che riscriveva le regole per il conferimento dei rifiuti, il sindaco Mario Bruno aveva diluito polemiche e proteste in sei mesi di tempo. Tanto si era dato per individuare una soluzione che accontentasse gli operatori ma non smontasse l’impianto del nuovo sistema, che punta apertamente a far sparire i cassonetti dalla città attraverso un sistema di raccolta differenziata integrale adottato «alla luce del nuovo bando, della metamorfosi che la città e il suo assetto demografico hanno subito negli anni e delle nuove aspettative in tema di differenziata imposte dalle sempre più stringenti prescrizioni regionali, nazionali e comunitarie», come aveva annunciato allora l’assessore dell’Ambiente, Raniero Selva.

Avviata la rivoluzione, alle utenze non domestiche erano stati dati sei mesi per adeguarsi alle nuove regole. Base di partenza del confronto, la realizzazione delle oasi ecologiche proposte da Confcommercio. Il tempo di “congelamento” delle polemiche è stato utilizzato proficuamente, e dopo quattro mesi e una settimana il confronto tra operatori e amministrazione comunale ha avuto esito positivo.

Restano da studiare nel dettaglio tempi e modi, ma ad Alghero saranno realizzate delle “mini” oasi ecologiche. Si va verso la soluzione prospettata e proposta nei mesi scorsi dal presidente cittadino di Confcommercio, Massimo Cadeddu, ma si troverà il modo di costruire i nuovi spazi di raccolta in prossimità dei locali. Non all’interno, come aveva previsto in origine il sistema, né all’esterno, agli angoli delle vie, alla portata di tutti gli operatori, come chiedevano alcuni esercizi per non rinunciare al proprio suolo pubblico, che soprattutto in estate è vitale per le attività algheresi. Il compromesso, che sta già facendo discutere i ristoranti, i bar e le altre attività, ma che sta ispirando anche insospettabili alleanze tra “vicini di casa”, è tutto nelle ridotte dimensioni delle oasi, secondo un modello già sperimentato con successo in numerose località turistiche dalle caratteristiche simili a quelle della Riviera del corallo. In ogni punto si concentreranno i rifiuti di pochissimi locali, saranno chiusi in decorosissimi contenitori chiusi a chiave, la cui pulizia e la cui gestione saranno affidati ai privati. (g.m.s.)

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