La Nuova Sardegna

Alghero

I sapori diversi del bovino sardo

I sapori diversi del bovino sardo

Prosegue la rassegna gastronomica sulle carni degli animali allevati nell’isola

13 gennaio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Dopo il primo appuntamento svoltosi nel ristorante La Lepanto, la prima rassegna gastronomica sulla carne di bovino nato e allevato in Sardegna proseguirà oggi e domani nelle cucine del Quartè Sayal, il centro polifunzionale di via Garibaldi, già sede del convento dei Cappuccini.

L’iniziativa, finalizzata a promuovere il prodotto sardo , è del nucleo di ricerca sulla desertificazione dell’Università di Sassari in collaborazione con la Cooperativa produttori di Arborea, il centro di ingrasso di vitelli provenienti dagli allevamenti di tutta l'Isola.

Gabriele Cau, chef del Quartè Sayal, non ha difficoltà a confermare che le carni del bovino sardo oltre alla qualità sana dispongono di un gusto particolare che le rende uniche. « Un sapore diverso - dice - che consente una preparazione che trova il gradimento della clientela». Per questo secondo appuntamento della rassegna il menù si annuncia decisamente interessante: si comincia con i cannelloni al ragu, con carne di vitello evidentemente, per passare al crudo, il classico carpaccio, ai bocconcini spadellati al miele e corbezzolo con contorno di favette, non mancherà l’arrosto con salsa di Cagnulari. Tutti prodotti naturalmente targati “Quattromori “. Un vecchio disegno molto caro alla Coldiretti. La rassegna, che proseguirà il 27 e 28 di gennaio nelle Tenute Delogu e il 4 febbraio in località Santa Caterina a Olmedo nell'agriturismo I Vigneti, è una conseguenza del progetto Ichnusa Bubula, nato nel 2013 e finanziato nell'ambito dello sviluppo rurale della Sardegna. A quel progetto aderrono allevatori galluresi e del Montiferru che con la Cooperativa Produttori di Arborea (che nel 2016 ha fatturato oltre 50 miloni di euro ) hanno dato vita a una filiera interamente sarda.

Filiera che oggi è riferimento di tutto il comparto allevatori isolano e che costituisce un elemento vitale per lo sviluppo e la crescita economica del settore. Tornando alla rassegna gastronomica del bovino nato e allevato in Sardegna vale la pena ricordare ancora che sarebbe utile proporla durante la stagione estiva. (g.o.)



In Primo Piano
I soccorsi

Olbia, si schianta con il suv contro tre auto parcheggiate

Le nostre iniziative