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polizia municipale 

Sciabola e katana nascoste in un bar

di Gian Mario Sias
 Sciabola e katana nascoste in un bar

ALGHERO. Quando gli agenti di polizia locale si sono presentati al civico 84 di via Vittorio Emanuele, mai e poi avrebbero pensato di trovare una situazione del genere. Invece, una volta entrati nel...

22 febbraio 2018
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ALGHERO. Quando gli agenti di polizia locale si sono presentati al civico 84 di via Vittorio Emanuele, mai e poi avrebbero pensato di trovare una situazione del genere.

Invece, una volta entrati nel bar tabacchi in seguito alle continue segnalazioni di schiamazzi e disordini, i componenti del nuovissimo nucleo destinato a commercio, annona, sicurezza, territorio e ambiente si sono trovati di fronte a una serie di irregolarità di cui hanno subito informato l’autorità giudiziaria, sequestrando praticamente tutto quello che c’era nel locale e mettendo i sigilli al suo ingresso.

Il nuovo gruppo di specializzazione creato dal comandante della polizia locale Guido Calzia e composto dall’assistente capo Alessandro Corrias, dall’assistente scelto Arianna Labarbiera, dagli assistenti Giuseppina Porcu e Michele Caneo e dall’agente scelto Daniela Obinu ha esordito col botto.

In un solo colpo, nello stesso esercizio commerciale, in un blitz messo a segno avantieri prima dell’alba, i vigili hanno trovato una sciabola e una “wakizashi” la sorella minore della ben più celebre katana giapponese, nei freezer carni di dubbia provenienza e una slot machine.

Gli agenti hanno chiesto al titolare di fornire la documentazione amministrativa, e di fronte al suo diniego hanno proceduto a un secondo sopralluogo insieme al personale di vigilanza dell’Asl e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di stato.

I tre gruppi di ispezione hanno rilevato che si diffondeva musica in assenza di perizia fonometrica, che non erano indicati orario di apertura e chiusura al pubblico, né i prezzi e l’elenco delle bevande.

E ancora, non c’erano tabelle etilometriche e precursori etilometrici, era omessa la predisposizione di procedure di autocontrollo Haccp, c’era una slot machine senza concessione, gli alimenti presenti nel locale, dal pane alla carne, erano gestiti illecitamente.

Come se non bastasse, non c’era Duaap né titolo sanitario, ma in compenso non mancavano musica e bevande alcoliche oltre l’orario consentito.

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