La Nuova Sardegna

Alghero

Pai, la Regione corregge il Comune di Alghero

di Gian Mario Giglio
Pai, la Regione corregge il Comune di Alghero

Con una delibera della giunta Pigliaru sono stati alleggeriti i vincoli su centinaia di ettari coltivabili

15 marzo 2018
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ALGHERO. La giunta regionale ha modificato e integrato le norme di attuazione del Piano di assetto idrogeologico del Comune di Alghero. Era il provvedimento atteso dalle aziende agricole ricadenti in zone a elevata pericolosità idraulica, che tirano un sospiro di sollievo.

Dopo l’emanazione dei primi bandi del Piano di sviluppo rurale, l’applicazione del Pai aveva determinato criticità che hanno indotto il governo isolano, in ossequio alla levata di scudi di imprenditori agricoli e sigle politiche dell’opposizione in consiglio comunale, a revisionare alcune prescrizioni sulla disciplina d’uso del territorio, in particolare nelle aree agricole dichiarate pericolose dal punto di vista idrogeologico, consentendo lo sviluppo delle attività produttive a seguito di verifiche da compiere con apposito studio di compatibilità e di sicurezza idraulica.

Il provvedimento della giunta Pigliaru, che modifica il percorso delineato dall’amministrazione comunale per arrivare con celerità all’approvazione del testo nonostante le forti ostilità di agricoltori, addetti ai lavori e comitati, va esattamente nella direzione auspicata non più tardi di due giorni fa dall’agronomo Ferdinando Manconi, presidente dell’associazione “I terrestri” e convinto assertore delle disparità che il Pai stava creando senza un apparente motivo.

«Le modifiche proposte dalla giunta Pigliaru dimostrano l’esistenza di profonde limitazioni d’uso a carico dei terreni agricoli gravati da vincolo di rischio idrogeologico elevato – stigmatizza Manconi – gli agricoltori interessati avrebbero visto ridotte ai minimi termini le possibilità di svolgere la propria attività rispetto alle condizioni ordinarie». Di più. «Non solo le aziende avrebbero incontrato difficoltà a svolgere la propria attività, ma gli sarebbe stato impedito o reso altamente difficile l’accesso ai fondi strutturali del Psr», insiste l’esperto, che si dice dispiaciuto per il fatto che «gli amministratori cittadini siano rimasti sordi davanti alle molteplici grida d’allarme provenienti anche dal mondo politico ma anche da quello delle professioni tecniche». La notizia arrivata da Cagliari ha suscitato l’immediata reazione di Forza Italia Alghero. «Si pone rimedio, almeno in parte, al disastroso quadro delineato dallo studio di compatibilità idraulica commissionato dall’amministrazione comunale», dicono gli azzurri della Riviera del corallo. «Nonostante i molteplici tentativi condotti dal centrodestra algherese, da alcuni comitati di cittadini, dai tecnici del settore, da ordini professionali e imprenditori agricoli per evidenziare la necessità di una maggiore riflessione – proseguono – la giunta Bruno ha proseguito nel suo infelice intento di approvare gli studi in seconda convocazione». Quanto al sistematico ricorso alla seconda convocazione in consiglio comunale, interviene anche Donatella Marino dell’Udc. «Quanto accaduto offende per l’ennesima volta l’intera città – dice – non è possibile restare indifferenti di fronte a una situazione in cui viene continuamente mortificata la credibilità del consiglio e cancellato il significato ed il valore della democrazia».

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