La Nuova Sardegna

Alghero

Le strade di Alghero si sfaldano, proteste per le voragini

di Gian Mario Sias
Le strade di Alghero si sfaldano, proteste per le voragini

Buche enormi in tutte le vie del centro e delle borgate. A rischio la circolazione. L’assessore Cacciotto: «È in corso un’operazione di manutenzione straordinaria»

16 marzo 2018
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ALGHERO. Passata la pioggia, le strade di Alghero si sfaldano. Capita un po’ dappertutto, le polemiche viaggiano lungo tutto lo Stivale, ma a far arrabbiare gli algheresi è un altro aspetto. «L’anno scorso è stato annunciato un piano per la manutenzione della rete viaria cittadina, ma non se n’è fatto niente», lamentano in molti. Buche, ogni giorno più grandi, compaiono in tutti i quartieri dell’agglomerato urbano principale, ma anche a Fertilia, nelle borgate e nell’agro.

Una situazione che ha spinto gli algheresi a protestare e a chiedere conto all’amministrazione comunale di quel progetto. «Hanno asfaltato giusto le strade dove è passato il Giro d’Italia, per non fare brutta figura in mondovisione - dicono in tanti - ma la situazione generale è disastrosa e muoversi in macchina per Alghero è diventato un vero e proprio percorso a ostacoli». Qualcuno si è organizzato e con la bomboletta spray ha segnalato alcune delle voragini spuntate dall’asfalto liso dal tempo e dall’incuria. La Pivarada, Sant’Agostino, Alghero Sud, la Pietraia, il Carmine: è una lamentela generalizzata e la richiesta è una sola. «Invece di pensare ai grandi progetti per la cultura, alle candidature per l’Unesco e a chissà quali piani per il futuro - è il grido di protesta - l’amministrazione comunale pensi per prima cosa a rendere la città vivibile, curando la manutenzione delle vie».

Il vicesindaco e assessore comunale delle Opere pubbliche, Raimondo Cacciotto, stoppa le polemiche sull’uscio di Porta Terra. «Stiamo già provvedendo, è in corso una operazione di manutenzione straordinaria su tutte le strade ammalorate - assicura - abbiamo censito ogni via, ogni buca, e stiamo intervenendo con il bitume a caldo e il rullo». Per i non addetti ai lavori, dovrebbe trattarsi di una terapia d’urto dagli effetti a lunga durata, con una maggiore efficacia soprattutto dove le crepe dell’asfalto si sono trasformate in voragini. Ma per l’assessore il problema è un altro.

«La maggior parte delle strade non venivano asfaltate da decenni, in alcune vie non si è mai intervenuti da quando è stato steso il primo manto di bitume», dice Cacciotto senza mai alzare il tono della voce. Quanto alle affermazioni di chi accusa il Comune di essere intervenuto solo in occasione del Giro d’Italia, e solo lungo il tragitto della corsa in rosa, «quegli interventi erano già calendarizzati, e il milione necessario era il frutto di una programmazione che prima di noi non era mai stata fatta», ribadisce il vicesindaco.

Programmazione che consentirà, non appena il bilancio sarà approvato dal consiglio comunale, «di mettere a correre altri 500mila euro, la stessa cifra spesa due anni fa», prosegue. In attesa dell’approvazione di un regolamento ad hoc da parte del consiglio comunale, «su proposta del mio assessorato avevamo anche approvato un disciplinare tecnico per i tagli stradali - aggiunge Cacciotto - e un dipendente dell’ufficio tecnico controlla il corretto ripristino della strada compromessa». Ultima postilla. «Abbiamo dovuto tener conto anche degli interventi di Abbanoa - conclude - e del progetto Alghero per la sostituzione di interi tratti di condotta».
 

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