La Nuova Sardegna

Alghero

Vertenza pescatori «Dalla Regione nessuna risposta»

di Gianni Olandi
Vertenza pescatori «Dalla Regione nessuna risposta»

Delusione dopo il vertice di lunedì con l’assessore Caria Niente da fare per il prolungamento della pesca all’aragosta

21 marzo 2018
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ALGHERO. Profonda delusione, in qualche caso anche rabbia, i sentimenti del pescatori algheresi al termine dell’incontro con l’assessore regionale Pier Luigi Caria, competente in materia di pesca, tenutosi lunedì sera in una affollatissima sala del consiglio comunale di via Columbano. Oltre all’assessore erano presenti i consiglieri regionali Luigi Lotto e Valerio Meloni, già capo di gabinetto dell’assessorato, il sindaco Mario Bruno, con gli assessori Ornella Piras e Raimondo Cacciotto, i consiglieri comunali Mimmo Pirisi e Mario Nonne.

Il fronte dei pescatori, compatto in questa occasione, era guidato da Giovanni Delrio, storico presidente del Consorzio Pesca Bancina Millelire, e tra i più attivi da sempre nel rivendicare maggiore attenzione da parte delle istituzioni competenti verso i lavoratori del mare.

Delusione perchè in pratica le istanze della marineria algherese, che chiedeva il prolungamento della stagione di pesca dell’aragosta, sono state rigettate dal Comitato regionale pesca che ha condiviso a maggioranza la tesi scientifica secondo la quale il fermo biologico dal 30 di agosto è determinato dalla deposizione delle uova del crostaceo. I pescatori algheresi chiedevano l’adeguamento alla normativa nazionale che consente la pesca dal primo maggio fino a tutto dicembre.

Il confronto è andato avanti per oltre tre ore, concludendosi a tarda sera, a volte anche con toni aspri. Qualcuno dei pescatori aveva proposto di occupare a oltranza l’aula del consiglio. L’assessore Caria, al quale va dato atto di grande disponibilità per questo ulteriore incontro con i pescatori, il secondo in poco più di una quindicina di giorni, sulla questione della pesca dell’aragosta dopo aver sottolineato di dover tenere in debita considerazione gli aspetti scientifici del problema, ha comunque garantito : «Faremo tutte le verifiche possibili per consentire una variazione del calendario».

L’esponente della giunta Pigliaru ha inoltre annunciato la costituzione di una direzione generale della pesca autonoma, non più legata al settore dell’agricoltura.

Dal dibattito sono emersi anche altri motivi all’origine del malumore dei pescatori. Intanto nessun recupero o rimborso per le giornate di maltempo che tengono agli ormeggi le barche: dall’inizio dell’anno proprio a causa delle condizioni meteo marine, la piccola pesca del golfo di Alghero è uscita in mare non più di 4/5 volte. «Decisamente poco per poter mantenere le famiglie» è stato evidenziato.

E ancora : i danni consistenti alle attrezzature e al pescato provocati dai delfini, sempre più numerosi nel golfo, la pesca a strascico che sta impoverendo la fauna ittica anche nei bassi fondali , la pesca abusiva con relativa concorrenza sleale, e la mancanza di adeguati controlli. Argomenti sui quali Pier Luigi Caria ha spiegato di voler svolgere i necessari approfondimenti e, laddove possibile, assumere i dovuti correttivi.



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