Alghero, banda di ladri prende di mira tabaccherie, “h24” e sale giochi
di Gian Mario Sias
Malviventi specializzati che svaligiano le gettoniere delle slot machine e la colonne cambiasoldi. L’ultimo colpo messo a segno in via I° Maggio, l’auto usata dai banditi ritrovata a La Landrigga
23 marzo 2018
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ALGHERO. L’ultimo colpo è stato messo a segno nella tabaccheria “La Pergola” di viale I Maggio. Ma la “spaccata” messa a segno da quattro professionisti è solo l’ultima di una serie di rapine e furti che ormai si succedono a un ritmo che desta preoccupazione. Tabaccai, sale giochi, distributori h24 di cibo confezionato sono nel mirino di gente che sa dove e come colpire. Istituzioni e forze dell’ordine lavorano sodo, il territorio è controllato, non c’è un vero e proprio allarme sicurezza perché i malviventi non colpiscono a caso. Ma i commercianti non ne possono più. Si sentono sotto tiro. Inutile prendersela con le forze di polizia. Spesso i tutori della sicurezza e della legalità sono costretti a fare i salti mortali. Il territorio è vasto, gli uomini e i mezzi sono quelli. Ma in vista dell’estate sarà il caso di rimpinguare gli organici, mettendo la caserma di via don Minzoni e il commissariato di via Kennedy nelle migliori condizioni operative. Gli investigatori sono sulle tracce dei malviventi seriali. Le modalità dei colpi messi a segno, il fatto che i destinatari dei raid notturni siano stati sempre esercizi commerciali della stessa tipologia, fa pensare a un salto di qualità: non si tratta dell’azione estemporanea di qualche delinquente locale, spinto magari dalla necessità di racimolare qualche spicciolo. Si tratta di professionisti, gente esperta, che sa come muoversi, che si informa e pianifica il piano. Da questo punto di vista l’incursione al tabacchino di viale I Maggio, un punto di riferimento per tutti gli algheresi e per i tantissimi turisti che durante la bella stagione invadono la Riviera del corallo, è emblematico. I quattro malviventi si sono presentati a bordo di un’auto rubata. Hanno sfidato le telecamere posizionate all’esterno e all’interno del locale con il volto travisato. Torce in pugno, dopo aver sfondato la finestra che si trova a pochi passi dalle macchinette da gioco e a quella “cambia soldi”, sono entrati in tre, mentre uno è rimasto fare da palo. Hanno caricato il totem pieno di monete e banconote, hanno preso il fondo della cassa della tabaccheria e sono andati via come se niente fosse. Tra l’altro, hanno dato prova di grande forza fisica, dato che quella colonna in metallo è stata portata via a mano, fatta uscire dalla finestra e caricata sul mezzo usato per la fuga. Tutto è durato più o meno quattro minuti. Probabilmente anche i tempi erano stati calcolati in anticipo, per essere sicuri di avere il tempo di dileguarsi tra l’avvio dell’allarme e l’arrivo delle forze dell’ordine. Poi la fuga, altrettanto veloce. Via da Alghero, subito: la macchina “cambia soldi” è stata ritrovata a La Landrigga non troppi minuti dopo. Anche questo dettaglio, la “tara” della refurtiva abbandonata lungo le strade che portano a Sassari, in agro, è una costante. Sulla quale gli investigatori stanno lavorando per dare un volto alla banda che sta logorando la pazienza dei commercianti di Alghero.