La Nuova Sardegna

Alghero

Cabirol, la ferrata riaprirà solo quando sarà sicura

di Gian Mario Sias
Cabirol, la ferrata riaprirà solo quando sarà sicura

La decisione è scaturita al termine del vertice che si è tenuto in Prefettura Saranno i vigili del fuoco a certificare l’eliminazione di tutti i fattori di rischio

10 aprile 2018
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ALGHERO. «La via ferrata del Cabiròl riaprirà solo se saranno garantite e certificate le migliori condizioni di sicurezza, ma restano da risolvere una volta per tutte anche le questioni connesse alla titolarità di quell’impianto e alla sua regolarità». È quello che ha deciso il vertice convocato nei giorni scorsi dalla Prefettura di Sassari.

Chiamati a raccolta su espressa richiesta del sindaco di Alghero, Mario Bruno, tutti gli attori istituzionali coinvolti a vario titolo nella vicenda hanno condiviso una linea precisa, che potrebbe fare scuola anche in vista di analoghe situazioni che, a naso, si potrebbero ripresentare presto anche in altre parti della Sardegna. Bruno aveva chiesto l’incontro lo scorso 19 marzo, dopo aver ricevuto la nota con cui la Regione gli trasmetteva la corposa e impietosa relazione stilata dai periti della Commissione abusivismo del Conagai, il Collegio nazionale delle guide alpine.

La riunione si è tenuta venerdì scorso, ma nel frattempo il sindaco di Alghero - per non fare orecchie da mercante di fronte a una segnalazione così severa - ha emesso un’ordinanza che di fatto interdice l’accesso alla ferrata del Cabiròl, a Capo Caccia. Il tema, ovviamente, è quello della sicurezza, dato che si parla di una vera e propria attrazione turistica e che ogni anno sono migliaia le persone che raggiungono le falesie del Parco di Porto Conte per cimentarsi con la ferrata del Cabiròl e con le sue emozioni uniche. «Due anni fa i vigili del fuoco avevano già fatto una perizia dalla quale non era emerso alcun segno di pericolo», riferisce Bruno.

Tuttavia, proprio per evitare ogni ragionevole e legittimo dubbio, «saranno gli stessi vigili del fuoco ha compiere un altro sopralluogo e a periziare le realizzazioni», prosegue, riferendo del summit cui hanno preso parte – oltre alla Prefettura – il comando provinciale dei vigili del fuoco, i Comuni di Cargeghe e Alghero, il Parco di Porto Conte, l’Ufficio tutela del paesaggio e l’Agenzia del demanio. «Se deve aprire, deve aprire con tutti i crismi della regolarità», annuncia Bruno a proposito del fatto che un altro problema è dato «dall’assenza di qualsiasi autorizzazione, perché non c’è niente agli atti», come sottolinea.

La realizzazione della via ferrata precede la costituzione del Parco e il giro di vite normativo per l’impianto di strutture di quel tipo, perciò quando è stata fatta era tutto in regola, ma nel frattempo le regole sono cambiate. Ultima questione. «Occorre stabili chi è il titolare della via ferrata, che oggi è in parte del demanio marittimo e in parte della marina militare», conclude Bruno. Per evitare che il Cabiròl resti chiuso tutta l’estate, occorre fare in fretta. Il prossimo incontro a Porta Terra è previsto per domani.
 

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