La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, campeggio di Sant’Imbenia verso l’esproprio

Gian Mario Sias
Il cancello dìingresso alla struttura
Il cancello dìingresso alla struttura

Reato prescritto ma il Comune va avanti: ingiunzione del Demanio per sospendere le lottizzazioni

14 aprile 2018
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ALGHERO. Il Comune si prende il campeggio di Sant’Imbenia. Se qualcuno pensava che l’archiviazione per prescrizione dell’accusa di lottizzazione abusiva potesse rappresentare un primo passo verso la conclusione di un’odissea quasi quarantennale, può tranquillamente mettersi l’animo in pace.

Nei giorni scorsi Guido Calzia, comandante della polizia locale e dirigente del Demanio comunale, ha firmato un’ordinanza di ingiunzione con cui «ordina alla “Società Cooperativa Sant’Imbenia scarl” e alla “Società Interfininvest Italia Società di gestione alberghiera e turismo srl” nonché agli assegnatari e soci della cooperativa, ai loro rispettivi eredi e aventi causa a qualsiasi titolo, la sospensione delle attività lottizzatorie, l’interruzione di eventuali opere in corso di esecuzione ricadenti nella stessa lottizzazione entro il termine perentorio di giorni novanta a far data dalla notifica, con divieto di disporre dei suoli e delle opere stesse con atti tra vivi». Tradotto dal burocratese significa esattamente che sebbene gli abusi ipotizzati siano stati prescritti, per il Comune restano validi e costituiscono il presupposto per avviare le pratiche di esproprio. Come scrive Calzia, è vero che «il giudice monocratico ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione», ma è altrettanto vero che «ha disposto la trasmissione della stessa al competente ufficio del Comune, al fine di valutare l’opportunità di procedere» all’esproprio. E il Comune, fatte le sue valutazioni, ora è passato ai fatti.

Il dirigente snocciola una serie di accertamenti partiti nel 1982, che di volta in volta hanno coinvolto forestale di Alghero, municipale e gli uomini della forestale assegnati alla polizia giudiziaria della Procura di Sassari. Dall’analisi delle carte emerge che «i terreni sono ubicati in zona di rilevante pregio ambientale e in prossimità al mare, che sono stati oggetto di spianamento e di eliminazione completa della macchia mediterranea». Per il Comune «tutte le opere urbanistico-edilizie descritte sono state poste in opera in violazione degli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti e adottati nel Comune di Alghero e in assenza di piano particolareggiato e/o di convenzione di lottizzazione». Nel 2017 i legali della Cooperativa Sant’Imbenia avevano eccepito l’infondatezza dell’ipotesi di lottizzazione abusiva non solo materiale, ma anche giuridica, ritenendo «che l’ipotesi in questione si basa, più che su una compiuta istruttoria volta ad accertare l’esistenza dei presupposti che normativamente caratterizzano la fattispecie di lottizzazione abusiva, su una acritica acquisizione di alcune risultanze di indagine proprie del procedimento penale da ultimo conclusosi».

Guido Calzia replica che «prima dell’approvazione del piano regolatore generale o del programma di fabbricazione è vietato procedere alla lottizzazione dei terreni a scopo edilizio». Da qui l’ordinanza. E tra novanta giorni «ove non intervenga una revoca, le aree sono acquisite al patrimonio del Comune con effetto dalla data del provvedimento».
 

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