La Nuova Sardegna

Alghero

Piscina coperta, il cantiere blocca la vasca all’aperto

Gian Mario Sias
Piscina coperta, il cantiere blocca la vasca all’aperto

Alghero, nell'estate 2018 l’impianto natatorio comunale non aprirà per motivi di sicurezza. Delusione fra i bambini, disagi per chi frequenta le corsie per problemi di salute

19 aprile 2018
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ALGHERO. È come la classica storia del bicchiere mezzo pieno e del bicchiere mezzo vuoto. A volerla vedere con ottimismo, il sacrificio sarà ricompensato con la realizzazione di una piscina al coperto, dotata di tutte le caratteristiche di ultimissima generazione e adeguata a ogni esigenza, da quelle per chi frequenta la vasca per esigenze terapeutiche a quelle di chi sogna per Alghero un futuro da città per eventi sportivi internazionali, anche in acqua.

Ma il costo da pagare – il bicchiere mezzo vuoto, diciamo – è quella vasca all’aperto che quest’anno non sarà riempita proprio per niente. Il cantiere inaugurato alcuni mesi fa non lo consente: la piscina comunale di Maria Pia, frequentata ogni estate da un esercito di bambini, di nuotatori, di amanti dell’attività fisica in acqua e di persone con bisogno di specifiche cure natatorie, non aprirà.

Tra i delusi, naturalmente, ci sono anche i titolari e i dipendenti delle società che ambivano a gestirla. Il risultato dell’oggettiva impossibilità di consentire l’uso della struttura comunale è dato dalla somma tra un disservizio che lascia Alghero “senz’acqua” e un’opportunità di lavoro mancata per gestori, maestri di nuoto abilitati e figure educative varie. Finora gli anfibi algheresi si erano adeguati alla migrazione tra il Green Hotel, l’unica struttura alberghiera dotata di una piscina al chiuso, che da anni supplisce per tutto il periodo invernale alla mancanza di un impianto pubblico con corsi per amatori, spazi per le terapie di riabilitazione in acqua e orari riservati alle società agonistiche, e quella di Maria Pia, che da giugno a settembre pullula di gente dalle 8 del mattino a tarda sera.

«È ovvio che la presenza di quel cantiere, per come è stato organizzato, renderebbe pericolosa l’apertura della piscina scoperta», dicono numerosi utenti man mano che la notizia inizia a fare il giro di Alghero. «Ma di certo il Comune avrebbe dovuto pensarci prima e fare di tutto per scongiurare questo disguido», insistono. E se per molti bambini la fine delle scuole significava scuola di nuoto, giochi a bordo piscina e socialità a due passi dalle corsie ci sono altrettanti algheresi di qualsiasi età che amano tenersi in forma grazie alla pratica del nuoto.

Il problema è sollevato anzitutto da un gruppo di persone che per problemi sanitari ha necessità di frequentare quotidianamente la piscina. Quest’anno ciò non sarà possibile, perché dal 1° giugno alla fine di settembre la piscina comunale non aprirà. L’anno prossimo, salvo sorprese, sarà integrata nel bellissimo progetto della nuova piscina che il Comune sta realizzando con i soldi dei fondi europei Jessica, ma per quest’anno niente. La “Alghero che nuota” resterà a secco.
 

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