La Nuova Sardegna

Alghero

Fertilia, l’ufficio anagrafe diventerà un info point

di Sergio Ortu
Fertilia, l’ufficio anagrafe diventerà un info point

Per i certificati comunali i residenti saranno costretti ad andare in via Catalogna A rischio la delegazione di Santa Maria La Palma, aperta due volte alla settimana  

24 aprile 2018
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ALGHERO. La notizia ancora ufficiosa di un imminente interruzione dei servizi di anagrafe e stato civile nella delegazione comunale di Fertilia con conseguente chiusura e trasformazione in ufficio informazioni, sta creando allarme e preoccupazione tra i residenti della borgata che vedrebbero interrompersi un servizio comunale di importanza basilare.

A Fertilia, se la notizia fosse confermata, come fonti ben informate sostengono, non si potrebbe più fare una carta d’identità, chiedere un atto di matrimonio, ed eseguire insomma tutte le pratiche connesse agli adempimenti di stato civile. E in effetti bisogna rilevare che un segnale in tal senso è stato già lanciato, basti pensare che con l’avvio dell’emissione della carta d’identità elettronica stranamente l’ufficio di Fertilia non è stato ancora abilitato.

Già ora dunque gli utenti sono costretti a prendere appuntamento in via Catalogna. «Se cosi fosse – commentano alcuni residenti anziani della borgata – saremmo costretti a farci accompagnare da parenti o amici per qualunque cosa ad Alghero saturando gli uffici centrali. Trasformare poi un ufficio che eroga servizi importanti in uno che fornisce solo informazioni è davvero una follia. Sarebbe pagare una persona per dire soltanto che per ogni cosa bisogna andare ad Alghero, siamo pronti a protestare in modo importante se ciò dovesse accadere».

L’eventuale chiusura della delegazione comunale di Fertilia significherebbe la morte definitiva anche dell’ufficio di Santa Maria la Palma che già ha visto una significativa riduzione dei servizi negli ultimi anni con una operatività di appena due volte la settimana. La perdita degli uffici comunali di Fertilia e Santa Maria la Palma significherebbe l’abbandono dei presidi comunali dell’agro, una cosa da scongiurare con forza e che rappresenterebbe un segnale di disimpegno anziché di attenzione verso le necessità di una fetta importante di territorio che abbraccia oltre cinquemila persone, molte delle quali già disagiate per la distanza dalla città.

«Abbiamo anche noi appreso informalmente di questo intendimento – commenta il presidente comitato di quartiere di Fertilia Luciano Solinas – e stiamo cercando di approfondire la cosa con i vertici comunali. Auspichiamo che questo non accada e confidiamo in un ripensamento dell’amministrazione».

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