La Nuova Sardegna

Alghero

Imprenditore massacrato di botte ad Alghero, in cella un pregiudicato

di Gian Mario Sias
Imprenditore massacrato di botte ad Alghero, in cella un pregiudicato

Mauro Monaco era appena uscito dal carcere di Bancali per buona condotta. All’uomo era stata concessa la detenzione domiciliare, arrestato dai carabinieri

18 maggio 2018
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ALGHERO. Se non è un record, poco ci manca. I carabinieri della stazione di Alghero hanno arrestato Mauro Monaco, 52 anni, algherese. È accusato di essere l’autore della violenta aggressione di cui è stato vittima un imprenditore sulla quarantina, suo concittadino. Monaco era recluso per via di altri reati commessi in passato, ma la sua buona condotta aveva indotto il tribunale a concedergli i domiciliari. È arrivato alla caserma dei carabinieri per le pratiche di rito e da lì sarebbe dovuto andare direttamente a casa, nel centro storico. Solo che nel tragitto è entrato in rotta di collisione con il malcapitato imprenditore e, secondo l’accusa, l’ha riempito di calci e pugni senza alcuna valida ragione.

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Da quando ha lasciato la caserma a quando si è scagliato come una furia contro la sua vittima, era passata sì e no mezz’ora. A conferma del fatto che l’uscita dal carcere di Bancali, a Sassari, non avesse fatto per niente bene al suo umore, anche al momento dell’arresto ha dato evidenti segni di nervosismo, tanto che per ricondurlo a miti consigli e accompagnarlo in carcere ci sono volute tre pattuglie dei carabinieri di Alghero. Dopo tutti gli accertamenti del caso, i militari si sono presentati a casa sua, ma di arrendersi a loro Monaco non ne aveva la minima intenzione. Si è battuto come una furia, fino ad aggrapparsi alle inferriate di un ristorante pur di non salire nell’auto che l’avrebbe dovuto riaccompagnare a Sassari.

Col passare delle ore, intanto, si sono fatti molto più nitidi – e per certi versi più inquietanti – i contorni della vicenda. Anzitutto perché l’episodio è avvenuto quando ancora era giorno e il centro storico pullulava di algheresi e di turisti che si sono trovati impotenti spettatori di quell’inaudita scarica di violenza. E poi perché a quanto pare è bastato un rimbrotto che l’imprenditore gli ha rivolto dopo averlo visto troppo vicino al suo cane, come se lo stesse colpendo o lo avesse già fatto, per scatenare la sua ira assolutamente incontrollabile, come confermano le cronache di un passato in cui l’uomo si è già reso protagonista di episodi del genere.

A fare da scenario alla lite è stato il quadrivio tra piazza Sventramento e via Gilbert Ferret. I due si incrociano, si sono riconosciuti e bellamente ignorati. Poi l’imprenditore del settore immobiliare si è girato per attendere il suo cane, con cui stava facendo un giretto, e ha detto qualcosa a Monaco, accusandolo di aver dato un calcio all’animale. Per tutta risposta, quello gli si è parato davanti, gli ha urlato contro e gli ha rifilato una raffica impressionante di pugni e di calci, costringendolo prima a limitare i danni, a proteggersi, a schivare i colpi e poi a presentarsi in ospedale per farsi medicare. Stamattina Monaco, assistito dall’avvocato Stefano Carboni, assisterà a Sassari all’udienza di convalida dell’arresto.
 

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