La Nuova Sardegna

Alghero

Le acque reflue in Nurra: niente più marea gialla

di Gian Mario Sias
Le acque reflue in Nurra: niente più marea gialla

Il Consorzio di Bonifica irrigherà le campagne e non inonderà la laguna del Calich Gli operatori balneari e gli agricoltori possono tirare un sospiro di sollievo  

20 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Alla fine il ritorno della marea gialla, che sembra il titolo di un film dell’orrore e in effetti fa molta paura agli operatori turistici della Riviera del corallo, potrebbe essere scongiurato. A risolvere il problema, la decisione del Consorzio di bonifica della Nurra. Nelle campagne del Nord Ovest della Sardegna la stagione irrigua avverrà senza limitazioni. Lo ha stabilito il consiglio di amministrazione dell’organizzazione consortile. Il cda nei giorni scorsi ha licenziato una delibera con cui sono state annullate tutte le restrizioni che erano state attivate come contromisura alla forte siccità dello scorso anno. Le abbondanti precipitazioni di questi mesi hanno indotto il Comitato istituzionale dell’autorità di bacino ad assegnare alla Nurra 32milioni e mezzo di metri cubi d’acqua: un quantitativo sufficiente per consentire una stagione irrigua a pieno regime. Di questa quantità, 27milioni e mezzo di metri cubi provengono dal sistema dei bacini gestiti da Enas, gli altri 5milioni di metri cubi – che saranno considerati però come scorta – da alcuni pozzi della Nurra. A questi si aggiunge la possibilità di utilizzare anche le acque reflue affinate dei depuratori di Alghero e Sassari, in conformità alle nuove direttive regionali. Per Alghero e per il sistema turistico-balneare della Riviera del corallo è un grandissimo sospiro di sollievo. Il rischio che la fine dell’emergenza potesse coincidere con la necessità di riprendere a utilizzare il sistema lagunare del Calich come destinazione finale dei reflui trattati stava iniziando a farsi consistente, con la conseguenza ormai accertata che è quella la causa del fenomeno della marea gialla. Il fatto che le acque trattate a San Marco possano essere usate per irrigare i campi della Nurra fa venire meno il pericolo e fa rientrare l’allarme, per opporsi al quale gli operatori della filiera turistica avevano annunciato varie forme di protesta. Il provvedimento del Consorzio di Bonifica della Nurra riflette la buona condizione degli invasi del “sistema Nurra”. Il Bidighinzu è quasi pieno e il Temo è abbondantemente sopra la metà. Soffre ancora il Cuga che, nonostante gli apporti, non ha ancora raggiunto la metà della sua capienza. «È un provvedimento che stavano aspettando tutti gli agricoltori della Nurra», spiega Gavino Zirattu, presidente del Consorzio di bonifica, secondo il quale «resta comunque la preoccupazione per il futuro – come dice – quest’annata è salva grazie alle piogge eccezionali, ma la Regione deve mettere ora in campo quegli interventi strutturali per evitare che le aziende vivano altre stagioni di disagi come quest’ultima».

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative