Ancora rinviato il trasloco dell’Inps
La struttura di Piazza dei Mercati dovrebbe accogliere diversi uffici comunali
29 maggio 2018
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ALGHERO. Il trasloco della sede Inps di Alghero da via Vittorio Emanuele a piazza dei Mercati è rinviato a data da destinarsi. Il cantiere per l’adeguamento della struttura di via Cagliari alle esigenze degli uffici è fermo da mesi. Nessun operaio, nessun mezzo, nessuna notizia. È sparita la fontana con piscina che stava davanti all’ingresso, il cui bordo è diventata una seduta per le persone in attesa. Per ora, ad attendere è solo la definitiva realizzazione di un’opera per cui sarebbe bastato molto meno.
Fra pochi giorni, il 5 giugno, il ritardo nella consegna dei lavori toccherà la soglia dei diciotto mesi. Un anno e mezzo per una ristrutturazione che non presentava tutte queste complessità, dato che per il suo completamento erano stati previsti appena quaranta giorni. E considerato che lo sbarco della sede Inps era stato definito come urgente e necessario, in un’ottica di accentramento dei servizi all’interno di quella parte di città in cui presto troveranno casa anche il grosso degli uffici comunali, lo stop del cantiere assume un carattere ancora più paradossale, senza dimenticare che una delle ragioni del trasloco era di natura economica, dati i costi sostenuti dalle casse pubbliche per l’attuale sede dell’Inps.
La determinazione con cui era stata stabilita l’aggiudicazione definitiva dell’appalto risale al 3 ottobre 2016. L’11 ottobre di quello stesso anno, otto giorni dopo, c’era stata anche l’aggiudicazione esecutiva. Il cartello ancora appeso alla parete esterna della struttura ricorda che i lavori sono stati consegnati il 26 ottobre e che il tempo contrattuale era di quaranta giorni, perciò la fine dei lavori – come è scritto – era fissata per il 5 dicembre.
Partendo da un importo a base d’asta di 60mila euro, si era arrivati a firmare un contratto da circa 50mila euro compresi gli oneri per la sicurezza con l’appaltatore “Centro Clima”, società con sede ad Alghero. In una prima fase il cantiere è andato spedito, ma da un sopralluogo esterno non si capisce se i lavori siano stati completati del tutto – e il mancato trasferimento sia perciò imputabile ad altre ragioni – o se ci sia ancora qualcosa da fare all’interno di quella struttura che comunque non ha troppi anni e quindi, almeno in teoria, avrebbe avuto bisogno giusto di una sistemazione e un adeguamento alla sua nuova destinazione. Si attendono risposte. (g.m.s.)
Fra pochi giorni, il 5 giugno, il ritardo nella consegna dei lavori toccherà la soglia dei diciotto mesi. Un anno e mezzo per una ristrutturazione che non presentava tutte queste complessità, dato che per il suo completamento erano stati previsti appena quaranta giorni. E considerato che lo sbarco della sede Inps era stato definito come urgente e necessario, in un’ottica di accentramento dei servizi all’interno di quella parte di città in cui presto troveranno casa anche il grosso degli uffici comunali, lo stop del cantiere assume un carattere ancora più paradossale, senza dimenticare che una delle ragioni del trasloco era di natura economica, dati i costi sostenuti dalle casse pubbliche per l’attuale sede dell’Inps.
La determinazione con cui era stata stabilita l’aggiudicazione definitiva dell’appalto risale al 3 ottobre 2016. L’11 ottobre di quello stesso anno, otto giorni dopo, c’era stata anche l’aggiudicazione esecutiva. Il cartello ancora appeso alla parete esterna della struttura ricorda che i lavori sono stati consegnati il 26 ottobre e che il tempo contrattuale era di quaranta giorni, perciò la fine dei lavori – come è scritto – era fissata per il 5 dicembre.
Partendo da un importo a base d’asta di 60mila euro, si era arrivati a firmare un contratto da circa 50mila euro compresi gli oneri per la sicurezza con l’appaltatore “Centro Clima”, società con sede ad Alghero. In una prima fase il cantiere è andato spedito, ma da un sopralluogo esterno non si capisce se i lavori siano stati completati del tutto – e il mancato trasferimento sia perciò imputabile ad altre ragioni – o se ci sia ancora qualcosa da fare all’interno di quella struttura che comunque non ha troppi anni e quindi, almeno in teoria, avrebbe avuto bisogno giusto di una sistemazione e un adeguamento alla sua nuova destinazione. Si attendono risposte. (g.m.s.)
