La Nuova Sardegna

Alghero

Frecce tricolori spettacolo grazie a uno scalo tecnico

di Gian Mario Sias
Frecce tricolori spettacolo grazie a uno scalo tecnico

Sosta nell’aeroporto militare per la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica Check up completo (e tanti selfie) prima di decollare per raggiungere la Spagna

08 giugno 2018
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ALGHERO. Doveva essere un semplicissimo scalo tecnico, una sosta per fare rifornimento e consentire agli specialisti una serie di controlli di rito, necessari prima di lasciare i cieli italiani in assoluta sicurezza. Ma è stato comunque uno spettacolo. Riservato a pochissimi, tra amministratori comunali e addetti ai lavori, ma sempre un gran bello spettacolo. Ieri mattina Nuraghe Biancu, l’area in cui si trovano l’aeroporto civile e l’aeroporto militare di Alghero, è stata attraversata dalla pattuglia acrobatica nazionale dell’Aeronautica militare. Le Frecce Tricolori sono atterrate intorno alle 11 e hanno lasciato la pista della base aeronautica poco prima delle 17. Giusto il tempo di farsi ammirare da fotografi e giornalisti, di incantare i militari di stanza all’aeroporto di Alghero e un ridottissimo gruppo dei loro familiari, di ricevere il saluto istituzionale della vicesindaca di Alghero, Gabriella Esposito, e dell’assessore dell’Ambiente, Raniero Selva, e sono andati via.

Le Frecce Tricolori hanno transitato ad Alghero dopo essere partite dalla base aeronautica di Rivolto, frazione di Codroipo, a 20 chilometri appena da Udine. Quella è la loro casa, ma prima di raggiungere Murcia, nel sud-est della Spagna, hanno preferito fermarsi ad Alghero per gli ultimi dettagli in vista della esibizione che li attende per domani e dopo.

Insieme ai “top gun” dell’Aeronautica militare, sono arrivati anche i tecnici specialisti che quotidianamente si prendono cura degli Mb339. Un check up completo prima della lunga traversata che li ha portati a destinazione. Il comandante Mirko Caffelli, capo della spedizione composta da undici velivoli, ha incontrato per uno scambio di saluti Gabriella Esposito e Raniero Selva insieme ai piloti dei dieci aerei in sosta. La loro ripartenza era prevista per le 14.30, ma le condizioni meteo hanno indotto a un prudente posticipo di un paio d’ore. Intorno alle 16.15 ha staccato da terra Pony 0, ossia il “comandante” della pattuglia, con altri tre aerei. A seguire hanno lasciato Alghero Pony 1, ossia il “capo formazione”, e altri tre aerei ancora. Infine hanno salutato la Sardegna Pony 6, ossia il “primo fanalino”, e gli ultimi due aerei. A seconda delle condizioni climatiche, le Frecce Tricolori potrebbero fare tappa ad Alghero anche lunedì, per una sosta a percorso invertito lungo il tragitto da Murcia a Rivolto.

Dipenderà dai venti, perché se saranno favorevoli gli acrobati dei cieli tireranno dritti verso il Friuli, risparmiando soldi e tempo. In caso contrario, lo scalo nordoccidentale della Sardegna sarà pronto ad accoglierli e a prestare loro tutta l’assistenza necessaria. Nel caso, non saranno gli unici ospiti della base algherese dell’Aeronautica militare. Proprio lunedì arriveranno infatti nella Riviera del corallo gli allievi della Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet” di Firenze, un esclusivissimo “liceo militare” dal quale escono gli aspiranti ufficiali del futuro. Ad Alghero saranno impegnati nei corsi di sopravvivenza a mare, imparando fondamentali tecniche di soccorso e preparandosi a farsi trovare pronti se dovessero trovarsi nelle condizioni di essere recuperati in mare. Gian Mario Sias

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