La Nuova Sardegna

Alghero

l’ordinanza 

Il Comune avvisa gli stabilimenti: «Stop alla posidonia»

ALGHERO. «Se non si rimuoverà subito la posidonia dalle spiagge in concessione, il Comune procederà e addebiterà i costi ai titolari degli stabilimenti». Il Comune di Alghero passa all'azione. Il...

12 giugno 2018
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ALGHERO. «Se non si rimuoverà subito la posidonia dalle spiagge in concessione, il Comune procederà e addebiterà i costi ai titolari degli stabilimenti». Il Comune di Alghero passa all'azione. Il parere degli uffici dell’assessorato regionale degli Enti locali sulle competenze per la rimozione della posidonia spiaggiata chiama in causa i titolari delle concessioni balneari. L’ordinanza del sindaco Mario Bruno riporterà il decoro e porrà fine alle proteste di cittadini, turisti, tour operator, albergatori, operatori economici, balneari e anche il Comune, che ha puntualmente respinto ogni addebito che gli è stato attribuito, difendendo le operazioni condotte sin qui per rendere fruibile il litorale urbano di Alghero. La presenza di ampi tratti di spiaggia ancora inaccessibile, a giugno inoltrato, secondo Porta Terra «rischia di vanificare l'importante lavoro di pulizia eseguito con puntualità tanto sulla spiaggia libera, quanto dagli stessi balneari». E questo, secondo il sindaco, «è un danno d'immagine per la città e il turismo, che vanifica gli sforzi fatti per promuovere la Riviera del corallo, il suo ambiente e il suo mare». Intanto cresce l'attesa per la conferenza di servizi programmata per dopodomani, dalla quale si auspica il superamento dei limiti fissati dall'Ordinanza balneare 2018 e l'individuazione di competenze e responsabilità cui dovranno attenersi il Comune sulle aree libere e i concessionari in quelle di loro competenza. Intanto è stata confermata la decisione di procedere con lo smaltimento e la bonifica dei siti di stoccaggio storici individuati e realizzati tra il 2007 e il 2008 dall'allora amministrazione comunale. La vagliatura eseguita di recente in via sperimentale tra l’area pinetata e la spiaggia di “Cuguttu”, a Maria Pia, secondo Porta Terra «ha consentito di recuperare e ridistribuire la sabbia». In attesa delle valutazioni scientifiche sull'esperimento, dopo l'estate la stessa operazione potrebbe interessare anche San Giovanni. «Il lido di Alghero è patrimonio della Sardegna - insiste Mario Bruno - l'assessorato regionale dell’Ambiente sostenga economicamente gli sforzi di Comune e balneari». (g.m.s.)

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