La Nuova Sardegna

Alghero

Tour in barca a vela per sostenere l’unione mediterranea

Tour in barca a vela per sostenere l’unione mediterranea

ALGHERO. «Se si è riusciti a creare l’Unione europea, mettendo insieme popoli diversi come, per esempio, quello napoletano e quello danese, a maggior ragione siamo convinti che si possano mettere...

16 giugno 2018
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ALGHERO. «Se si è riusciti a creare l’Unione europea, mettendo insieme popoli diversi come, per esempio, quello napoletano e quello danese, a maggior ragione siamo convinti che si possano mettere insieme popoli così vicini per cultura e storia come quelli dell’area mediterranea». Per Francesco Nacinovich, comandante dell’imbarcazione che da qualche giorno è attraccata ad Alghero, il progetto “Mediterraneo” in cui è coinvolto il suo equipaggio può essere sintetizzato con questa semplice e ambiziosa aspirazione. «“Mediterraneo” è anzitutto un progetto culturale, siamo convinti sostenitori della cittadinanza mediterranea», spiega il portavoce della piccola flotta in transito nella Riviera del corallo. «Per troppi anni i rapporti tra questi popoli sono stati caratterizzati dallo scontro – afferma Nacinovich – ma riteniamo che i tempi siano maturi per farli incontrare». L’iniziativa è frutto del coinvolgimento autofinanziato di 52 persone. «Giriamo in barca a vela, esportiamo la nostra idea per mare – racconta – non abbiamo sponsor e ne andiamo particolarmente orgogliosi». Si alternano in navigazione. «Abbiamo percorso anche il Mar Nero, siamo stati in Georgia, Bulgaria e Romania – prosegue il racconto – siamo portatori sani della cultura mediterranea, raccogliamo testimonianze e fecondiamo tutte le sponde». Navigano quattro mesi all’anno, in estate. «Incontriamo teste pensanti, ci confrontiamo con loro, raccogliamo testimonianze sull’idea che hanno del Mediterraneo scrittori, attivisti, musicisti, filosofi», riferisce Nacinovich, convinto che questa spedizione che dura da cinque anni e si completerà nel 2019 «possa farsi promotrice di tutti gli argomenti a favore dell’unione e dell’incontro».

Quest’anno quelli di Mediterraneo sono partiti da Trapani e stanno costeggiando la Sardegna. «Andremo in Corsica, poi nella costa francese e in quella spagnola, per arrivare a Lisbona – aggiunge il comandante istriano – da dove l’anno prossimo partiremo verso il nord dell’Africa per risalire il Tirreno, sino a Genova».

Sono contenti di come sono stati accolti ad Alghero, dove hanno conosciuto Paolo Fresu e Franca Masu e sono stati accolti dal sindaco, Mario Bruno, con lui hanno parlato di lingua, gemellaggi e altri progetti. (g.m.s.)

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