La Nuova Sardegna

Alghero

La denuncia del Wwf: troppi rifiuti nel porto di Alghero

di Gian Mario Sias
La denuncia del Wwf: troppi rifiuti nel porto di Alghero

Dossier degli ambientalisti: inaccettabile condizione di degrado e incuria Il Comune annuncia: per la prima volta ci sarà un servizio di gestione dedicato

21 giugno 2018
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ALGHERO. «Il porto di Alghero? Un approdo della spazzatura». Lo sostiene Carmelo Spada, delegato Wwf per la Sardegna, che ha così titolato un dossier autografo corredato da ricco materiale fotografico. Secondo il massimo esponente regionale dell’associazione ambientalista, «il dossier documenta l’incredibile e inaccettabile condizione di incuria e degrado in cui versa il porto della città catalana». Spada parla di «rifiuti di ogni genere abbandonati lungo le banchine, buste e bustoni di spazzatura, sterpaglie, fioriere e aiuole abbandonate, sedili di auto gettati impunemente, centinaia o migliaia di lattine di birra». E ancora «contenitori per contattori spaccati e abbandonati, spuntoni di ferro arrugginiti», insiste.

E in acqua non va meglio. «Chiazze di idrocarburi in sospensione, micro-plastiche, buste di plastica, bicchieri di plastica – conclude – senza dimenticare il relitto dello scafo di una barca naufragata all’ingresso del porto e che campeggia da oltre dieci anni sull’isolotto della Maddalenetta». Il Wwf chiede «una conferenza di servizi per una radicale bonifica», e auspica «un porto più accogliente sebbene si tratti di un’infrastruttura per i natanti».

Alle proteste del Wwf seguono quelle di Azione Alghero. «Il piano di gestione dei rifiuti prodotti da navi, imbarcazioni e natanti per il porto di Alghero, compresi Porto Conte e Tramariglio, è stato approvato due anni fa dall’ufficio circondariale marittimo di Alghero – dice il presidente Marco Di Gangi – che ha subordinato la sua esecutività all’attuazione degli aspetti gestionali che competono al Comune, come l’attivazione delle procedure per l’adozione del regolamento locale e per l’emanazione del bando di gara per individuare la società cui affidare il servizio di raccolta dei rifiuti». Ebbene, stigmatizza Azione Alghero, «sono trascorsi due anni, siamo quasi in luglio e il servizio non è ancora partito». Un problema grave, a maggior ragione «in assenza di cassonetti, sostituiti dalla raccolta porta a porta».

A gettare acqua sul fuoco di una polemica che fa parte del cartellone degli eventi estivi di Alghero, ci pensa il Comune. «Il porto di Alghero avrà per la prima volta un servizio di gestione dei rifiuti dedicato», annuncia Porta Terra senza fare alcun riferimento alle bordate di ambientalisti e oppositori, ma con un tempismo che trasforma la notizia in una replica. «È stato aggiudicato definitivamente al raggruppamento temporaneo d’imprese con capofila la Consir srl, il servizio triennale di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti nelle aree portuali di Alghero, Fertilia, Porto Conte e Tramariglio», riferisce la nota dell’amministrazione. «Tutti gli atti sono stati inoltrati alla Regione per la firma contrattuale, propedeutica all’avvio del nuovo servizio».



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