La Nuova Sardegna

Alghero

La sede Inps chiude: sale la protesta

La sede Inps chiude: sale la protesta

Accuse allo Stato che indietreggia nei confronti "di un questo territorio già privato di servizi essenziali come quelli sanitari e giudiziari"

22 giugno 2018
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ALGHERO. «Lo Stato indietreggia nei confronti di questo territorio già privato di servizi essenziali come quelli sanitari, aeroportuali e giudiziari». Alla notizia secondo cui anche Alghero sarebbe tra le vittime della razionalizzazione disposta dai vertici dell’Inps, la prima ad alzare la voce è la consigliera comunale Monica Pulina. «Ancora una volta le decisioni calano dall’alto, senza considerare le caratteristiche e le esigenze del territorio, ancora una volta Alghero viene bastonata». Se le chiusure fanno male un po’ dappertutto, in Riviera del corallo il problema è doppio. «Nel 2015 il consiglio comunale, per impedire la chiusura della sede cittadina, concesse all’Inps in comodato gratuito un locale in piazza dei Mercati di quasi 400 metri quadri», ricorda Pulina. Per inciso, quei locali, una volta completati i lavori a carico di “Centro Clima”, la società con sede ad Alghero che si era aggiudicata la parte dei lavori appaltati dal Comune, restano ancora vuoti a causa dei contenziosi tra l’istituto di previdenza e un’altra ditta, che si è defilata e che dovrebbe essere sostituita a breve: per ora il risultato è che il restyling non è stato completato e a questo punto potrebbe non vedere mai la fine.

«Aver rinunciato a quei locali, nei quali l’amministrazione avrebbe potuto allocare gli uffici comunali, non è servito a niente – chiosa la consigliera - purtroppo prosegue il progetto di desertificazione messo in atto da una politica distante anni luce dai problemi dei cittadini, ma è ora di dire basta».

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Alla sua presa di posizione fa eco il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Marco Tedde. «Occorre reagire con forza all’arretramento dello Stato in Sardegna», è la sua arringa. «Più volte abbiamo lanciato l’allarme sul fatto che dopo sicurezza, trasporti e sanità, lo Stato interviene in modo subdolo sui servizi a pensionati, lavoratori e imprese», insiste Tedde. «Deve intervenire in primo luogo Pigliaru col sostegno del consiglio regionale – dice il consigliere di opposizione – in novembre gliel’abbiamo chiesto, per scongiurare quel che ora succede, ma non c’è stata risposta».

Anche Tedde, dopo aver sottolineato che «i parametri minimi che lo Stato pone per il mantenimento delle sedi Inps non sono compatibili con le peculiarità di una regione come la Sardegna», ricorda la questione di piazza dei Mercati.

«C’è un accordo col Comune – specifica – per ospitare gli uffici e fare in modo che la sede Inps rimanga in città», specifica. «Reiteriamo l’invito affinché il presidente Pigliaru intervenga e faccia in modo che cessi questo continuo taglio dei servizi». (g.m.s.)
 

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