La Nuova Sardegna

Alghero

Via libera alla rimozione della posidonia spiaggiata

Gianni Olandi
Via libera alla rimozione della posidonia spiaggiata

Si tratta di un’iniziativa di un privato che viene ancora definita sperimentale. La vegetazione marina verrà trasferita in un centro per la produzione di biogas

23 giugno 2018
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ALGHERO. Il progetto di rimozione della posidonia dal gigantesco deposito di San Giovanni sembra entrato in una fase decisiva. Si tratta di una iniziativa che viene definita ancora “sperimentale” ma comunque concreta: la società Verekology, che si occupa di igiene urbana, ha proposto a titolo gratuito di dare corso al prelievo. Il progetto è stato sottoposto ai tecnici e alla amministrazione comunale. L’elaborato prevede l’impiego di mezzi speciali per la vagliatura e lavaggio della posidonia e il successivo trasferimento ai centri che lavorano le biomasse per la produzione di elettricità. L’amministrazione comunale ha verificato che questa procedura risponde alle normative regionali in tema di smaltimento di alghe, l’altra procedura consentita è quella di utilizzare la posidonia spiaggiata come fertilizzante in agricoltura, e seguirà ora con estrema attenzione questa prima fase sperimentale che peraltro non costa niente alle casse comunali ma entra concretamente nel merito di una situazione che sembrava irrisolvibile.

È questa la prima volta che il Comune si pone l’obiettivo di affrontare in modo radicale un problema che da decenni si presenta regolarmente determinando disagi, una pessima immagine per una località che vuole vivere dal turismo, oltre che fastidi evidenti in quanto le migliaia di metri cubi di vegetazione marina vanno in putrefazione provocando effetti negativi come il forte richiamo di insetti di ogni genere. Un vero tormento per le attività che si affacciano su via Garibaldi e una immagine complessivamente negativa.

Se il progetto in questione dovesse procedere verso la fase due dopo aver superato questo momento definito sperimentale, la città si ritroverebbe poco meno di due ettari di spiaggia nuovamente a disposizione, praticamente nel centro urbano.

Un patrimonio ambientale di valore inestimabile che potrebbe rappresentare un ulteriore elemento di sviluppo soprattutto per il turismo balneare, una delle vere colonne della destinazione algherese.

Se infatti è vero che il tratto di mare antistante è oggetto di divieto di balneazione per via della presenza del porto e del canalone, tale divieto non riguarda la spiaggia che potrebbe avere utilizzazioni diverse sempre legate all’industria delle vacanze e alla vita in spiaggia.

Tornando al progetto della Verekology, la proposta accolta dalla amministrazione comunale prevede un ciclo di sette giorni di attività comprendente anche il trasferimento ai centri biomassa; saranno poi i tecnici, e la parte politica evidentemente, a valutare l’opportunità di quello che si presenta ormai come un progetto storico, mai affrontato con la determinazione giusta capace di eliminare il gigantesco accumulo di posidonia a San Giovanni.



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