La Nuova Sardegna

Alghero

Via i vincoli sull’edilizia residenziale

Via i vincoli sull’edilizia residenziale

Alghero, gli inquilini avranno pieno possesso delle abitazioni: già 12 richieste

14 luglio 2018
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ALGHERO. Chi abita in un appartamento realizzato in un’area di edilizia residenziale pubblica potrà avere pieno possesso della sua abitazione e, volendo, potrà anche rivenderla. Gli uffici del Comune di Alghero sono già al lavoro e si preparano a raccogliere le istanze rese possibili dall’approvazione in consiglio comunale dei «criteri per la determinazione del corrispettivo per la rimozione dei vincoli e per la cessione in proprietà delle aree già concesse in diritto di superficie», per usare le testuali parole del dispositivo licenziato dall’assemblea di via Columbano. Il fatto che saltano i vincoli per la prima volta consente a chi ha potuto costruire alloggi in edilizia residenziale pubblica negli anni scorsi attraverso una convenzione o una concessione del Comune di un’area per edificare, di rimuovere il vincolo e agevolare il trasferimento dei diritti immobiliare. L’amministrazione non aveva alcun interesse a mantenere i diritti di proprietà e ha così accettato che passasse la linea promossa dalla commissione consiliare competente e dalla consigliera comunale Giusy Piccone, il cui obiettivo è duplice: favorire i cittadini, che diventano pienamente proprietari delle loro case e dei terreni su cui sono realizzate, e far entrare risorse aggiuntive nelle casse di Porta Terra.

A oggi sono state istruite già dodici richieste, per un importo di quasi 65mila euro, ma altre sono in fase istruttoria. Il provvedimento fa il paio con quello adottato in marzo per far fronte all’emergenza abitativa attraverso l’aggiornamento del “Regolamento per la concessione del diritto di superficie e per la cessione del diritto di proprietà sulle aree destinate all’edilizia residenziale pubblica”. È un passaggio atteso da nove anni, se si considera che il regolamento precedente è del febbraio 2009, o da venti anni, se si pensa che le ultime case costruite “in cooperativa” risalgono al 1998. Il piano punta a regolamentare l’assegnazione delle aree per l’edilizia residenziale pubblica, destinate ai Piani di edilizia economica e popolare, e si sviluppa intorno alla considerazione che le aree di edilizia residenziale pubblica devono attivare un sistema equo, che consenta il diritto alla casa a chi ha poche risorse. Le aree potranno essere assegnate a cooperative, imprese e cittadini secondo un sistema di premialità: l’Area, l’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa può avere un’assegnazione diretta su indicazione del consiglio comunale. (g.m.s.)
 

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