La Nuova Sardegna

Alghero

Il presidente Sari Bozzolo lascia la Fondazione Meta

di Gian Mario Sias
Il presidente Sari Bozzolo lascia la Fondazione Meta

Il motivo delle dimissioni: «Preferisco insegnare, fare il padre e scrivere poesie» Ringrazia il sindaco ed esalta il lavoro del personale che opera negli uffici

18 luglio 2018
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ALGHERO. «Cambiano regole e scenari, è giusto cambiare anche gli attori». È curioso: Raffaele Sari Bozzolo si dimette alla vigilia di un appuntamento per lui molto speciale. Il presidente della Fondazione Meta Alghero lascia dopo due anni vissuti intensamente. E domani alle 21 sarà nei giardini della scuola del Sacro Cuore, in via Vittorio Emanuele, per presentare “La sesta declinazione”, la sua nuova raccolta di poesie, Bertoni Editore. Non avrà il volto più disteso, perché la serenità non l’ha mai persa. Va via e chiude la porta con gentilezza, ringraziando tutti. E come un bravo prof, ha atteso ogni passaggio necessario all’ingresso dei privati in Meta e ha assolto i suoi doveri sino all’ultimo: il suo avvicendamento, che avrebbe volentieri anticipato di qualche mese, voleva che non fosse una grana per nessuno. Ora torna al suo posto. «Bello, ma se devo scegliere preferisco fare l’insegnante e il padre, e scrivere poesie», dice. Non bisogna scegliere per forza ma «mi attendono nuove sfide professionali, nuove prospettive editoriali, voglio restituire alla mia famiglia il tempo che le ho tolto in questi due anni – spiega – non vorrei che andasse a discapito del resto». È facile che succeda, soprattutto se è gratis: Raffaele Sari dalla presidenza di Meta non ha preso un soldo. Narra la leggenda che per un evento di fine 2016 abbia messo soldi di tasca per fare più in fretta della burocrazia e sapere che tutto andasse bene. «È il momento giusto, è stato un grande impegno, ho sacrificato lavoro e famiglia», confessa. «Ora entrano i privati – prosegue – è giusto cercare nuove energie, nuovi entusiasmi». Lui ne ha, ma «devo dar tempo alle opportunità editoriali e professionali, farle convivere non sarebbe serio ma al di là di alcune frustrazioni fisiologiche, auguro a chi arriverà di divertirsi ed entusiasmarsi nella misura in cui è capitato a me». Ringrazia il sindaco. E la struttura. Su tutti, il personale. «Lavorano con grandissimo impegno – dice – e penso al personale degli uffici, a quei ragazzi con contratto interinale, che producono tanta quantità e qualità». Un’impresa eroica. «La partenza del Giro d’Italia è stata fatta con solo tre ragazzi che ci potevano lavorare – continua – Alghero ha fatto una bellissima figura, è stata un’occasione di promozione fortissima, straordinaria, Alghero c’ha guadagnato». Raffaele Sari ringrazia anche gli altri del cda, Renata Fiamma ed Efisio Scioni. E il direttore Paolo Sirena. «La Fondazione è cambiata, abbiamo dato un’impronta, l’ho vista crescere, sfido a trovare un’altra città italiana che anche in bassa stagione ha un’offerta come la nostra». Semmai, «bisogna lavorare di più sulla promozione – ammette – in alcuni frangenti non abbiamo valorizzato quel che stavamo costruendo». La speranza, conclude, è che «arrivi qualcuno che sappia farlo meglio».

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