La Nuova Sardegna

Alghero

Armi spuntate contro l’azzardopatia

Armi spuntate contro l’azzardopatia

Una legge regionale rafforzerebbe l’ordinanza che pone limiti alle sale da gioco

21 luglio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Nel 2016 ad Alghero son stati spesi in gioco d’azzardo 56milioni di euro, in provincia 355milioni, in Sardegna un miliardo e mezzo. È emergenza gioco d’azzardo patologico. Da Alghero, prima città italiana a emettere un’ordinanza che limita il gioco d’azzardo nonostante l’assenza di una legge regionale, che manca in Sardegna e in Sicilia, parte l’allarme. «Subito una legge regionale», dice il sindaco Mario Bruno. Lo fa alla prima uscita ufficiale di “Azzardopatia – Scommettiamo su di te”, campagna di sensibilizzazione sui rischi da gioco d’azzardo patologico. Capofila è l’associazione culturale Crew di Sassari, col sostegno dell’assessorato regionale dell’Istruzione. «Vogliamo favorire il confronto con amministratori, operatori del settore, cittadini e scuole», spiega Lisa Benvenuto, che coordina la segreteria organizzativa. Ci saranno incontri pubblici, focus nelle scuole e un tour dello spettacolo teatrale “XDente – Quando perdere non è un gioco”, finanziato dal Comune, prodotto da Spazio T, di e con Michele Vargiu, Chiara Murru e Maurizio Pulina, sulla parabola discendente di un giocatore patologico. E ci saranno due contest, uno per professionisti e uno per studenti, per realizzare uno spot da diffondere sui social, sui mezzi pubblici e su www.azzardopatia.it. «È un’emergenza, lo dicono i numeri», dice Giulio Macciocco, coordinatore del progetto. «Ha giocato almeno una volta il 36% degli italiani, 18 milioni e mezzo di persone, un uomo su due e una donna su tre», spiega. «Un milione e mezzo sono giocatori problematici – prosegue – un altro milione e 400 mila sono giocatori a rischio». Dei giovani, «il 52% dice di aver avuto esperienze d’azzardo», rivela. In consiglio regionale ci sono due proposte di legge, la 280 del 2015, proponente Salvatore Demontis, e la 514 del 2018, proponente Daniela Forma. «Si punta al Piano regionale del gioco d’azzardo patologico, per gestire prevenzione, cura e riabilitazione, e all’Osservatorio regionale del disturbo dal gioco d’azzardo, per monitorare il fenomeno», spiega il consigliere regionale Raimondo Cacciotto, che sostiene la rapida approvazione della legge. «Bisogna dare competenza ai Comuni – sostiene – affidandogli il compito di vietare il gioco d’azzardo a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali e altri luoghi sensibili». È quello che ha fatto Alghero. «L’ordinanza del sindaco Bruno è senza copertura normativa», sottolinea Giusy Piccone, consigliera comunale e sostenitrice del progetto dall’inizio. «È ora di risolvere il problema».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative